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ROMA – Nuovo capitolo nella storia senza fine che vede protagonisti i Bronzi di Riace e un loro possibile trasferimento in Lombardia in occasione dell’Expo 2015. Come aveva a suo tempo annunciato il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in seguito alla formale richiesta di prestito pervenuta dalla Regione Lombardia (e dal critico d’arte Vittorio Sgarbi) ha istituito oggi la commissione scientifica per verificare la trasportabilità dei Bronzi di Riace, conservati nel Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Una polemica senza fine che nei giorni scorsi ha coinvolto lo stesso presidente del consiglio Matteo Renzi che da parte sua ha definito lo spostamento come «una vera follia».

La commissione, investita di competenza esclusivamente scientifica, avrà il compito di stabilire se, ed eventualmente a quali condizioni, le statue siano trasportabili senza pregiudizio alcuno per la loro integrità e conservazione. A tal fine essa fornirà un parere scientifico alle autorità competenti, in primis la Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria, utile ad esprimere il parere definitivo sulla possibilità di un eventuale spostamento in occasione dell’Expo Universale di Milano anche se in precedenti occasioni lo stesso Franceschini aveva invitato a far viaggiare per l’Italia i turisti dell’Expo. 

La commissione, che dovrà terminare i propri lavori entro metà ottobre, è presieduta da Giuliano Volpe, ordinario di archeologia all’Università di Foggia, ed è composta da Simonetta Bonomi, soprintendente per i beni archeologici della Calabria, Gisella Capponi, direttrice dell’Istituto Superiore per la conservazione e il restauro, Gerardo De Canio, responsabile del laboratorio dell’unità tecnica “Tecnologia dei materiali” dell’Enea, Stefano De Caro, direttore dell’ICCROM, Daniele Malfitata, direttore dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr, e Bruno Zanardi, associato di teoria e tecnica del restauro presso l’Università di Urbino.

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