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Il Ministro Dario Franceschini

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REGGIO CALABRIA – Il primo libro ebraico della storia fu stampato a Reggio Calabria. Si tratta del saggio scritto dal rabbino francese Salomone Isaccide utilizzando la tecnica dei caratteri mobili, per mano del tipografo reggino di origini tedesche Avraham Garton.

Una copia del Pentateuco di Reggio Calabria è conservata a Parma presso la Biblioteca Palatina. Ma è di queste ore la lettera del presidente della Regione Calabria, Mario Oliviero, al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, in cui chiede il ritorno del prezioso manoscritto nella sua terra di origine. 

L’Italia, dunque, ha anche un primato nell’ambito della cultura israelitica. Il primo libro in ebraico che porta la data di pubblicazione segna il 1475 ed è in assoluto il primo volume edito in caratteri ebraici della Storia, il “Commento al Pentateuco”.

Nella lettera di Oliverio c’è scritto: “Ritengo utile avviare un’iniziativa per esporre in Calabria la prima bibbia in ebraico che fu stampata nella mia regione in una bottega di Reggio Calabri nel 1475, 20 anni dopo quella stampata da Gutenberg”.

Oliviero vuole inserire questo ritorno nell’ambito di un progetto per il rilancio della presenza storica degli ebrei in Calabria, territorio che presenta numerose mete di interesse turistico e culturale, come i resti della grande sinagoga di Bova Marina, le numerose giudecche a Lamezia Terme, Nicotera e Vibo Valentia.

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