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Il museo di Locri

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REGGIO CALABRIA – La Calabria è passata da “zona arancione” a “zona gialla” e, così come indicato dal Mibact, hanno riaperto i luoghi della cultura afferenti alla direzione regionale musei. Le indicazioni prevedono che le strutture saranno settimanalmente accessibili al pubblico dal lunedì al venerdì, mentre permarrà la chiusura nei giorni di sabato e domenica.

Nel dettaglio, gli orari di apertura dei singoli luoghi della cultura, resi noti dalla Direzione regionale Musei Calabria, sono: museo archeologico lametino di Lamezia Terme, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.30 (ultimo ingresso 16.00); museo e Parco archeologico nazionale “Scolacium” di Roccelletta di Borgia, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.00 (ultimo ingresso 15.00); galleria nazionale di Cosenza, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.30 (ultimo ingresso 16.30); museo archeologico nazionale di Crotone, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso 19.30); parco archeologico nazionale di Capo Colonna, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle16.40 (ultimo ingresso 16.00); Fortezza “Le Castella” di Isola Capo Rizzuto, lunedì-mercoledì-venerdì dalle 14.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30), martedì-giovedì dalle 8.00 alle 13.00 (ultimo ingresso 12.30); museo archeologico Statale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 14.00 (ultimo ingresso 13.30); museo statale di Mileto, lunedì-mercoledì-venerdì dalle 8.30 alle 13.30 (ultimo ingresso 13.00), martedì-giovedì dalle 8.30 alle 17.00 (ultimo ingresso 16.30); la cattolica di Stilo, lunedì-martedì-mercoledì dalle 8.00 alle 14.00 (ultimo ingresso 13.45), giovedì-venerdì dalle 12.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.45); museo e parco archeologico dell’Antica Kaulon di Monasterace, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30); parco archeologico nazionale e complesso museale “Casino Macrì” di Locri, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 16.40 (ultimo ingresso 15.40).

I musei e luoghi della cultura che rimarranno momentaneamente chiusi al pubblico per adeguamento alle normative anti-Covid: sono: museo archeologico statale “Metauros” di Gioia Tauro; museo archeologico nazionale di Capo Colonna; museo archeologico statale di Palazzo Nieddu del Rio di Locri; museo e Parco archeologico “Archeoderi” di Bova Marina; chiesa “San Francesco” di Gerace.

Particolarmente attesa è l’apertura del museo archeologico nazionale di Reggio Calabria che riaprirà al pubblico giovedì 4 febbraio. La decisione è del direttore Carmelo Malacrino, alla luce delle nuove disposizioni governative che collocano la regione in “fascia gialla”.

«Siamo felici di poter accogliere di nuovo al Museo i suoi tanti visitatori – commenta Malacrino -. È una notizia che aspettavamo da tempo, consapevoli della forte richiesta da parte degli utenti di poter ammirare e rivedere i magnifici tesori della Calabria antica, oltre, naturalmente i capolavori dei Bronzi di Riace e di Porticello. Ringrazio tutto il personale che in questi mesi ha consentito la tutela delle sale e ha garantito la sicurezza delle collezioni. E naturalmente il mio pensiero va anche a tutti i nostri sostenitori, che hanno continuato a seguirci sui nostri canali social. Giovedì alle 10.00 – prosegue Malacrino – avrò l’onore di riaprire gli spazi del Museo e accompagnerò i primi ospiti in Piazza Orsi dove continuerà ancora per qualche giorno l’allestimento della mostra “Philía. Restauri sostenuti dai privati con Art Bonus”».

Malacrino ha aggiunto: «Siamo certi che non solo i visitatori provenienti da altre regioni, ma anche la città di Reggio e calabresi sfrutteranno questa occasione per recuperare il legame “fisico” con il Museo. Per tutto il mese di febbraio l’ingresso sarà gratuito, proprio a supporto della ripresa della città e del territorio dopo questi mesi estremamente difficili».

Alcune novità riguarderanno le modalità di accesso alla struttura, rimodulate dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 20.00, con ultima possibilità di accesso prevista alle 19.30. Saranno fruibili tutti i livelli delle collezioni permanenti fino al raggiungimento della capienza massima di 500 persone prevista dai protocolli di sicurezza, contingentata su base oraria.

Musei verso la riapertura anche a Rende. Al Museo d’Arte Contemporanea “Roberto Bilotti” nel Castello, connuove acquisizioni della sezione “Cento Opere e una grande Amicizia”, arrivate lo scorso novembre. In altre sezioni permanenti, opere di Giuseppe Gallo, Vettor Pisani, Pietro Ruffo e le sezioni “Il disco”, “u panaru”. Inusuali “Abiti d’arte”, creazioni di Andy Warhol, Jannis Kounellis, Emilio Isgró, Gianfranco Limoni, Luca Maria Patella, Nagasawa, Piero Pizzi Cannella, Bruno Ceccobelli, Giosetta Fioroni, Luigi Ontani.

Il museo civico, a palazzo Zagarese, riapre con un nuovo spazio laboratorio di restauro al piano terra, e con le sue due sezioni permanenti: la pinacoteca con opere di Mattia Preti, Giuseppe Pascaletti, Cristoforo Santanna e altri autori del XVII-XVIII secolo e la e la sezione Demo-etnoantropologica con una collezione di costumi tradizionali arbëreshë, e una ricca collezione di oggetti della cultura contadina calabrese. Ingressi su prenotazione e contingentati fino ad un massimo di 20 persone per visite della durata di 60 minuti.Il Museo del Presente è pronto a riaprire al pubblico dal 10 febbraio con l’evento Galarte con la mostra personale di Vincenzo Formica, e con la riapertura della sezione permanente dei futuristi calabresi. a riaperto i battenti da questa mattina il Museo dei Brettii e degli Enotri. Visite consentite, secondo le prescrizioni del DPCM del 14 gennaio, dal lunedì al venerdì.

A Cosenza, da questa mattina, ha riaperto i battenti il Museo dei Brettii e degli Enotri. Le visite al pubblico saranno consentite, secondo le disposizioni del DPCM del 14 gennaio scorso, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 15,30 alle 18,00, con ultimo ingresso alle ore 17,00. Le visite si svolgeranno in sicurezza, con ingressi contingentati per un massimo di 10 persone ogni ora. Sarà necessaria la prenotazione all’indirizzo: www.museodeibrettiiedeglienotri.it/ticket-online. Saranno osservate tutte le norme di sicurezza anti contagio: obbligo di mascherina, uso del gel igienizzante e misurazione della temperatura.

La riapertura del Museo dei Brettii e degli Enotri è stata salutata con soddisfazione dalla direttrice Marilena Cerzoso che ha sottolineato come «la cultura ha bisogno del sostegno della cittadinanza. Per avere partita vinta sulla pandemia, mantenendo una condotta responsabile, è importante, anche per riacquisire fiducia nel futuro, sostenere la cultura. E la ripartenza dai musei – ha concluso – può essere un primo, significativo passo verso il ritorno alla normalità».

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