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Giovanni Marcianò

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Diciannove anni addietro, sedicenne, debuttava nel calcio dei grandi con la Villese, in Promozione. Diciannove anni dopo lo ritroviamo allenatore, a “soli” 35 anni. Cambia la prospettiva per Giovanni Marcianò, dopo tante stagioni spese sui campi da calcio per fermare gli attaccanti avversari, regalandosi anche qualche soddisfazione.

La Juniores con la Vibonese e una brevissima esperienza in Serie D con la Rosarnese hanno rappresentato i primi momenti della sua carriera. Ma ci sono state, praticamente quasi subito, anche le prime gioie, come la promozione in Serie D con la Nuova Rosarnese, a 18 anni, da protagonista (27 gare da titolare su 30). Poi diverse avventure con tante squadre: Deliese e Capo Vaticano, ma anche Vallata Bagaladi, Belvedere e Melitese in Eccellenza, il Locri e il Siderno in Promozione per conquistare, in quest’ultima piazza, un altro salto di categoria.

È stato tre anni a Gallico e poi eccolo per quattro stagioni e mezza nella sua nuova casa, vale a dire la Reggiomediterranea, dove ha collezionato 123 presenze, contribuendo in maniera fattiva alla storica promozione in Eccellenza e al mantenimento della categoria. Bagnarese, Gallico Catona e San Giorgio le ultime esperienze da calciatore. E proprio con il San Giorgio avvierà la sua nuova avventura da allenatore.

«Ho scelto di chiudere con il calcio giocato per andare alla ricerca di nuovi stimoli – così Giovanni Marcianò – intraprendendo questa nuova esperienza con entusiasmo e voglia di far bene. Grazie a tutta la dirigenza del San Giorgio per la fiducia». Il campo, come sempre, darà il suo responso. Quel campo che lo ha visto correre, lottare, sgomitare, sudare per 448 volte in questi 19 anni. Al suo attivo anche 14 reti, con la stagione 2014/15 fra le più belle, sia per la promozione con la Reggiomed, sia per le 4 volte in cui ha saputo bucare la porta avversaria.

Gianni Marcianò, però, ha detto basta. Lo aspettano nuovi stimoli, ma anche nuove responsabilità. Lo scorso 8 luglio ha compiuto 35 anni. Per come stava giocando, avrebbe potuto proseguire ancora per diverse stagioni con il calcio giocato. Ma non sarà così. Adesso sarà lui a dirigere il San Giorgio: oneri e onori per un futuro tutto da scrivere.

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