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Roma, 3 gen. (Adnkronos Salute) – Sono quasi 100.000 i bambini già colpiti dall’influenza nell’ultima settimana dell’anno, ma il picco deve ancora arrivare ed è atteso a partire dai giorni successivi all’Epifania. Dei circa 450.000 italiani a letto per l’influenza durante le feste di Natale e Capodanno, oltre il 20% è dunque rappresentato da bambini sotto i 5 anni di età. Non solo. Negli ultimi giorni del 2013 si è registrato un incremento dei casi di influenza proprio tra i più piccoli (0-5 anni), con una incidenza di 4 casi su 1.000 a fronte del dato generale pari a 1,5 su 1.000. 
“Tutti coloro che hanno un figlio con una malattia come le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica devono vaccinare il proprio figlio per evitare la possibilità che contragga l’influenza”, raccomanda Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. “La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie”, ricordano gli esperti del Bambino Gesù. “I vaccini antinfluenzali sono considerati sicuri poichè vengono sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. A volte, tuttavia, possono manifestarsi reazioni avverse, per lo più lievi”. 
Villani suggerisce di approfittare delle 24-48 ore in casa post influenza per dormire un pò di più al mattino e per dedicare tempo ai 4 pasti giornalieri, favorendo l’assunzione di frutta e di verdure fresche. “Qualora il clima lo dovesse consentire – prosegue Villani – approfittarne per uscire per una breve passeggiata. Dopo 4-5 giorni si potranno riprendere le normali attività, comprese quelle sportive nel caso di bambini più grandi. Potrà inoltre essere utile somministrare un multivitaminico per qualche giorno o anche la sola vitamina C”. Isolato all’inizio di dicembre 2013, il virus più comune della stagione influenzale in corso è l’AH3N2, compreso nel vaccino di quest’anno. 

SONO quasi 100.000 i bambini già colpiti dall’influenza nell’ultima settimana dell’anno, ma il picco deve ancora arrivare ed è atteso a partire dai giorni successivi all’Epifania. Dei circa 450.000 italiani a letto per l’influenza durante le feste di Natale e Capodanno, oltre il 20% è dunque rappresentato da bambini sotto i 5 anni di età. E la percentuale si conferma anche in Calabria. Non solo. Negli ultimi giorni del 2013 si è registrato un incremento dei casi di influenza proprio tra i più piccoli (0-5 anni), con una incidenza di 4 casi su 1.000 a fronte del dato generale pari a 1,5 su 1.000.

«Tutti coloro che hanno un figlio con una malattia come le cardiopatie, le pneumopatie, il diabete, la fibrosi cistica devono vaccinare il proprio figlio per evitare la possibilità che contragga l’influenza», raccomanda Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. «La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie», ricordano gli esperti del Bambino Gesù. «I vaccini antinfluenzali sono considerati sicuri poichè vengono sottoposti a controlli di qualità predefiniti a livello internazionale. A volte, tuttavia, possono manifestarsi reazioni avverse, per lo più lievi». 

Villani suggerisce di approfittare delle 24-48 ore in casa post influenza per dormire un po’ di più al mattino e per dedicare tempo ai 4 pasti giornalieri, favorendo l’assunzione di frutta e di verdure fresche. «Qualora il clima lo dovesse consentire – prosegue Villani – approfittarne per uscire per una breve passeggiata. Dopo 4-5 giorni si potranno riprendere le normali attività, comprese quelle sportive nel caso di bambini più grandi. Potrà inoltre essere utile somministrare un multivitaminico per qualche giorno o anche la sola vitamina C». Isolato all’inizio di dicembre 2013, il virus più comune della stagione influenzale in corso è l’AH3N2, compreso nel vaccino di quest’anno. 

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