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IL ruolo delle donne nella ‘ndrangheta, la più potente organizzazione criminale, dove però le donne si ritagliano sempre più figure di primo piano. E dopo Gomorra, Sky Tg24, il canale all news diretto da Sara Varetto, ha deciso di puntare proprio su questo aspetto, scegliendo un mix tra breaking news e inchieste, con uno sguardo rivolto direttamente in Calabria. Nei prossimi mesi, infatti, andranno in onda i documentari “Lady ‘ndrangheta” curati dalla giornalista Beatrice Borromeo sul ruolo delle donne nella criminalità organizzata e gli inediti reportage di Vice. 

Una iniziativa che arriva dopo il successo di “Anime nere” al Festival del Cinema di Venezia (LEGGI), a conferma che il tema della criminalità organizzata calabrese conquista anche i palcoscenici televisivi e del cinema più importanti. 

GUARDA IL TRAILER DEL FILM “ANIME NERE”

L’obiettivo della tv a pagamento è quello di investire su talent show e nuove fiction “made in Italy” sulla scia del successo di Gomorra, l’apertura dal primo novembre di due canali Fox dedicati a comedy e animation e 4.000 ore di calcio italiano ed europeo in esclusiva. Sono alcune delle novità della stagione 2014-2015 di Sky Italia, presentata oggi a Milano, trainata dall’arrivo di personaggi come Claudio Bisio, Luciana Littizzetto, Carlo Lucarelli, Victoria Cabello e il rapper Fedez.

Tra le novità di Sky, andrà in onda nel 2015 la serie in 10 episodi 1992, da un’idea di Stefano Accorsi, che racconta la stagione di Tangentopoli. L’obiettivo è quello di raggiungere i picchi d’ascolto di Gomorra, venduta in oltre 70 Paesi: le riprese della seconda serie della fiction ispirata al libro di Roberto Saviano inizieranno a marzo.

«Gomorra si è dimostrato uno dei prodotti di maggiore successo della scorsa stagione – ha spiegato l’executive vice president per Cinema, intrattenimento e news di Sky Italia Andrea Scrosati – e probabilmente sarà il primo film italiano che verrà doppiato negli Stati Uniti, allargando ancora di più il pubblico. Abbiamo fatto grossi investimenti – ha proseguito – e da 100 ore di trasmissioni autoprodotte quest’anno siamo passati a 300». 

 

 

 

 

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