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Le Acli di Calabria hanno partecipato al pellegrinaggio alla Cattedra di Pietro a Roma, in occasione della ricorrenza dei 70 anni della loro fondazione. Una delegazione di 200 aclisti, provenienti da tutte le province calabresi, guidata dal presidente regionale Saverio Sergi e dai presidenti provinciali, ha atteso il Santo Padre Francesco ed ha esultato coralmente al suo arrivo in un tripudio emozioni correlate dallo sventolio di bandiere. 

Le Acli Calabresi, assieme a quelle italiane ed internazionali, si sono strette attorno a Papa Francesco per testimoniargli la propria vicinanza ed il proprio affetto. A distanza di nove anni dall’incontro con Benedetto XVI ed a tredici di quello con San Giovanni Paolo II , le Acli hanno consolidato l’impegno di 70 anni di vita associativa verso le fasce più deboli della società. Il Presidente nazionale delle Acli Gianni Bottalico, a nome di tutti gli aclisti, ha affidato al Santo Padre “la sofferenza del popolo delle Acli, che ben riflette quello della nazione, prostrata, in particolare nel Mezzogiorno d’Italia e fra i ceti sociali più deboli, da anni di prioritaria attenzione ai bilanci invece che alle persone -e l’impegno di tutte le Acli- a promuovere una nuova cultura del lavoro che garantisca un futuro per la propria famiglia e per i propri figli”. 

Il Santo Padre riprendendo le tre fedeltà storiche delle Acli, ha suggerito di riassumerle in una nuova nel contesto attuale: insieme ai lavoratori, alla democrazia e alla Chiesa: la fedeltà ai poveri . Papa Francesco ha ribadito le quattro caratteristiche che il lavoro deve sempre avere: “essere libero, creativo, partecipativo e solidale” invitando gli aclisti a dare una “risposta sollecita e vigorosa contro questo sistema economico mondiale dove al centro non ci sono l’uomo e la donna: c’è un idolo, il dio-denaro”. Il Pontefice ha esortato le Acli a offrire la propria vicinanza, la propria solidarietà alle persone in difficoltà per il lavoro contrapponendosi alla “cultura dello scarto di bambini, giovani ed anziani”. Ed è nella prospettiva di una alternativa possibile che anche le Acli Calabresi operano, attraverso i loro Circoli, i Punto Famiglia, ed i loro servizi storici, promuovendo, in rete con altri soggetti laici e cattolici “l’Alleanza contro la povertà” come strumento di inclusione sociale a sostegno di chi è in difficoltà, per non lasciare “nessuno escluso” e per continuare ad essere “le api operarie della Dottrina Sociale della Chiesa”.

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