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UNA torta preparata da un pasticcere calabrese per festeggiare il compleanno di Papa Francesco. Il Pontefice ha trascorso il suo 79esimo compleanno con i ragazzi di Azione Cattolica.

A loro il Papa ha chiesto: «Se voi avete due caramelle e tu hai accanto a te il tuo amico o la tua amica che non ne ha, cosa fai? Cosa fate?». Uno dei piccoli gli ha risposto: «Gliene dono una». «Gliela date. E se voi avete una caramella e lui niente, cosa fate?».

Un altro bimbo allora ha replicato: «A metà!». «La metà! Va bene! Vai avanti così», ha commentato il Papa che ha poi confidato ai piccoli dell’Acr: «Ieri nell’udienza mi è stato presentato dai genitori un bambino di colore, un bambino che avrà cinque mesi, e mi hanno detto: “E’ nato sul barcone al largo della Sicilia”. Tanti bambini riescono ad arrivare, altri no. E tutto quello che voi farete per questa gente è buono, grazie di farlo».

A pranzo, poi, il personale della Domus Santa Marta ha voluto donare al Papa una seconda torta, stavolta al limone ma a scarso contenuto di zuccheri, fatta preparare da un pasticciere calabrese che ha il suo negozio in Borgo Pio. Migliaia i messaggi di auguri, tra cui quello di Mattarella che ha sottolineato la valenza etica del messaggio di Francesco per il Giubileo della Misericordia. Per il resto quello di Bergoglio è stata una normale giornata di lavoro, iniziata ricevendo le credenziali dei nuovi ambasciatori presso la Santa Sede di Guinea, Lettonia, India e Bahrein.

«L’anno che sta per concludersi – ha detto loro – è stato segnato dal moltiplicarsi di conflitti violenti, bellici e terroristici». Una situazione che però «sta provocando nelle coscienze più mature sempre più una reazione non violenta ma spirituale e morale, che siamo chiamati ad alimentare con i mezzi a nostra disposizione». Da Bergoglio è venuto così un «pressante appello ai responsabili degli Stati» perché compiano «gesti concreti» a favore di chi soffre per la mancanza di lavoro, di un tetto e per i contadini che non hanno terre.

«Il Giubileo si propone di diffondere in tutto il mondo lo spirito di perdono», ha spiegato il pontefice esortando «ad aprirsi al dono della grazia di Dio» e a compiere «opere di misericordia spirituale e corporale». In proposito Francesco ha chiesto nuovamente ai governi del mondo «gesti concerti e atti coraggio verso i più deboli, come prigionieri, migranti, disoccupati e malati».

Francesco è tornato anche su un altro tema che gli è caro, l’ambiente. Il mondo attraversa una «gravissima crisi ecologica» che si può vincere solo con «un rinnovato umanesimo che riporti l’esser umano al centro», ha affermato Bergoglio, per il quale «l’indifferenza verso Dio, verso il prossimo e verso l’ambiente sono collegate e si alimentano a vicenda».

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