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CATANZARO – “La gelosia delle lingue” è il nuovo libro di Adrian Bravi, ospite per il quarto anno al Gutenberg in occasione della sedicesima edizione del progetto. L’autore, professore all’università di Macerata, riflette sulla tematica del linguaggio ed in particolare sul rapporto che gli “scrittori migranti” hanno con esso. Il testo, a metà fra il racconto autobiografico e il saggio, si sofferma infatti sul fenomeno della creolizzazione, concetto di semiotica che riguarda il mescolamento della lingua. Quanto gli autori perdono nell’abbandonare la propria lingua madre e nello scrivere in un linguaggio diverso dal proprio? Quanto della propria identità si perde nell’acquisire una lingua straniera? Queste le domande principali a cui Bravi, autore di origine argentina, cerca di rispondere.

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