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Sul balcone della casa della memoria anche un striscione con cui si chiede “verità per Giulio Regeni”

«Verità per Giulio Regeni» si legge su uno striscione appeso sul balcone di Casa memoria a Cinisi (Pa), in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato, il militante di Lotta continua ucciso il 9 maggio 1978, su ordine del boss Tano Badalamenti, per aver irriso Cosa nostra dai microfoni di Radio Aut.

A Cinisi sono già arrivati oltre 300 studenti e tra loro ci sono anche una delegazione composta da calabresi. Gli studenti partecipano grazie al progetto di educazione alla legalità “Sulle orme dei veri eroi” partito l’anno scorso dal liceo di Scienze umane “Fabrizio De André” di Brescia, parteciperanno al corteo e alle altre attività previste oggi. I ragazzi vengono da diverse scuole e zone di Italia: ci sono gli studenti dell’Ipalb Giovanni Falcone di Gallarate (Varese), del liceo “Enrico Fermi” di Salò (Brescia) e del liceo “Piria” di Rosarno (Reggio Calabria), i giovani dell’istituto “Bagatta” di Desenzano del Garda (Brescia), del “De Fazio” di Lamezia Terme (Catanzaro), dell’Itis ‘Paleopatà di Bergamo, dell’Iis “Primo Levi” di Sarezzo (Brescia), insieme all’istituto “Pio La Torre” di Palermo.

Le iniziative in programma questa mattina in ricordo di Peppino Impastato sono partite dal casolare in cui l’attivista fu massacrato; un presidio di protesta per chiedere nuovamente l’esproprio del fabbricato.

«A due anni fa risale il provvedimento di vincolo consegnato dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta – ha detto il fratello di Impastato, Giovanni – promettendo a breve l’esproprio e la riconsegna alla collettività, ma poi le pratiche si sono bloccate e abbiamo avuto solo promesse. Dobbiamo salvare questo casolare da ogni speculazione».

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