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Cotticelli durante la sua prima visita in Regione

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COSENZA – Stop a tutte le assunzioni. Dall’ufficio del commissario Saverio Cotticelli arriva un clamoroso contr’ordine. Se il sub commissario Thomas Shael il giorno dopo l’esito del tavolo interministeriale di controllo sul piano di rientro aveva incitato in una riunione i manager delle aziende sanitarie a procedere alle assunzioni prima dell’arrivo del blocco, il suo diretto superiore oggi sembra smentirlo. E di personale il settore ne ha bisogno come il pane.

Solo per fare un esempio secondo alcuni dati in nostro possesso all’Asp di Cosenza entro settembre 2019 andranno via circa 731 persone e altre 261 seguiranno a ruota. Di queste mille persone circa 220 sono infermieri, 154 dirigenti medici di cui ben 24 primari e moltissimi altri amministrativi.

LA REGIONE HA IMPUGNATO IL DECRETO SANITA’

Nonostante questo Cotticelli ha scritto lo scorso 25 aprile una direttiva inviata a tutti i commissari delle aziende sanitarie, alla commissione prefettizia che regge l’Asp di Reggio Calabria e al Dipartimento Salute della Regione diffidandoli a procedere ad assunzioni che non riguardino personale ospedaliero da destinare alle unità operative di emergenza/urgenza.

Nella lettera, quindi, si diffidano i manager dalla stipula di contratti dirigenziali o immissioni in ruolo di personale non dirigenziale ancorchè vincitori di concorsi o l’utilizzo di graduatorie aperte.

Lo stesso Cotticelli nella sua lettera ribadisce che qualsiasi assunzione eventualmente autorizzata dal precedente commissario, dovrà essere valutata e esaminata in ordine alla reale necessità e, successivamente, validata dalla stessa struttura commissariale. Nella sua diffida Cotticelli è molto duro. Scrive ancora, infatti, che eventuali utilizzi di graduatorie, in qualunque ruolo e profilo, prive della specifica autorizzazione del Commissario ad acta non solo saranno nulle, ma verranno segnalate alle competenti autorità penali e contabili per accertare eventuali responsabilità. Insomma Cotticelli, al contrario di quanto aveva fatto il suo vice, ha imposto un blocco totale (tranne che per l’emergenza/urgenza) ben prima dell’arrivo di quello del tavolo Adduce.

Causa scatenante di questa direttiva è stata la volontà dell’Asp cosentina di assumere avvocati per l’ufficio legale. Per accorciare i tempi l’Asp aveva chiesto la possibilità di attingere ad una graduatoria ancora aperta redatta dall’Asp di Catanzaro. Su questa vicenda si era aperta un’aspra polemica. Da qui la decisione di annullare tutto e emanare questa direttiva, salutata con grande enfasi dai due deputati 5 Stelle Nesci e Sapia (come potete leggere nel box a lato).

Adesso bisogna vedere cosa succederà nella conversione in legge del Decreto Calabria che dovrebbe avvenire fra meno di 60 giorni. I 5 Stelle hanno pronto un emendamento, dicono i bene informati, che prevede alcune deroghe al blocco delle assunzioni. L’emendamento non dovrebbe trovare ostacoli visti i numeri in campo, ma bisognerà poi capirne bene il funzionamento. Intanto i due commissari sembrano avere due linee diverse. Non sappiamo quante ce ne siano invece nel Governo. Dicevamo dei grillini che esultano per questa presa di posizione di Cotticelli, nessuno, invece, sa cosa pensa la Lega calabrese di questa situazione. Eppure il decreto Calabria comporta, a ridosso delle regionali, una occupazione quasi totale del comparto sanità, da sempre fabbrica di consenso.

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