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COSENZA – Non basta un manuale con sequels. Continua la saga dei consigli cinematografici in tema d’amore. “10 regole per farla innamorare” di Cristiano Bortone è l’ultimo nato nella famiglia delle commedie sentimentali made in Italy. Uscito venerdì in duecentocinquanta sale italiane, vanta già un bel sesto posto al box office. C’è un pizzico di Cosenza in questo film e non solo perché la moglie del regista è di Amantea. In platea anche i precursori del tax credit in Calabria. La famiglia Rizzo della società Trade che ha inteso supportare la realizzazione del film. «Abbiamo creduto in questa iniziativa – dice Giampaolo Rizzo – se i risultati saranno positivi siamo intenzionati a continuare a sostenere il cinema italiano». Ecco perché fra le sale scelte per la promozione c’è anche quella del cinema Modernissimo di Cosenza. Si respira aria da prima e da red carpet, sarà per la primavera o perché a breve si aprirà lo stuolo dei festival cinematografici che da qualche anno invadono la Calabria, diventata la nuova Hollywood del sud Italia. Arrivano in perfetto orario i super ospiti. 

Il regista Cristiano Bortone a braccetto con la protagonista della pellicola Enrica Pintore. Conosciuta soprattutto per i numerosi spot, si presenta in giacca nera e jeans stretch. Prima esperienza sul grande schermo per l’ex ereditiera, commenta l’incontro con Vincenzo Salemme, che nel film è il padre dispensa consigli, “mi ha stupito il fatto che sia un napoletano pacato e paziente”. Cast giovanissimo per questo esperimento di Bortone, di solito alle prese con pellicole “più impegnate”. La commedia scritta con Fausto Brizzi è ispirata dall’omonimo libro del blogger italiano, diventato famoso come willwoosh, Guglielmo Scilla, cliccatissimo su YouTube. Racconta lo strano rapporto fra il ventenne Marco, interpretato dallo stesso Scilla e suo padre Renato (Salemme) affermato chirurgo estetico. Lo scopo è quello di conquistare la bella e impossibile Stefania (Pintore), con l’aiuto dei coinquilini Mary, Ivan e Paolo, rispettivamente interpretati da Fatima Trotta, Pietro Masotti e Piero Cardane. Antagonista il bel Giulio Burruti, prima volta nel ruolo del cattivo. Esilarante come sempre Salemme, evidentemente neofiti i ragazzi che lo circondano. “Film adolescenziale e per famiglie – come lo stesso regista lo definisce – mi sono avvicinato a questo genere perché un po’ di leggerezza e qualche sorriso non guasta mai”. Il sorriso c’è. Chiude il film la partecipazione del Trio Medusa. Interessante la colonna sonora. Brano di punta Distratto, interpretato da Francesca Michielin vincitrice dell’ultima edizione di X-Factor.

 

 

 

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