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INCONFONDIBILMENTE Rino, l’uomo che immagini col cilindro sulle ventitré, col sorriso scanzonato e le sue favole agrodolci. I suoi testi cammeo, l’ironia intelligente e spiazzante, le provocazioni, il dissenso e la poesia, la rabbia e l’irriverenza. Lo sguardo inquieto e malandrino come chi sa che, in fondo, non prendersi sul serio è il modo migliore per lasciare tracce di sé. Anche dopo. E di tracce, Rino Gaetano ne ha lasciate innumerevoli. Come le sue canzoni che restano nel cuore.
Sulle tracce di Rino, dunque. Dritti dritti a Perugia. Città che ha ospitato schiere di generazioni calabresi. Ed è qui che, a sorpresa, scopriamo Rino. Un omaggio vibrante, autentico. Anche commovente per chi, dell’artista di Crotone non può fare a meno. Rino: un grillo parlante tenerissimo e stralunato, come solo gli artisti posso essere.
Uno con la capacità (rara) di vedere oltre.
Ma torniamo a Perugia. Si chiama “Rino Gaetano…e io ci sto!”, l’omaggio lungo sedici giorni con start ieri sera a Perugia. L’iniziativa multimediale è ospitata nel club “CiaoRino!” . E qui che da una decina d’anni, poco meno. un gruppo di amici ha dato vita all’associazione omonima e al club dedicato a Gateano.
Il sodalizio multietnico è presieduta dal catanzarese Antonio Barbuto. Duecentocinquanta, ogni anno, gli abbonati al club che non si perdono le mini-stagioni. Tra i fondatori dell’associazione il romano Arrigo Persaud, il campano Fabio Aloisi, il pugliese Luigi Libertazzi e il maestro di scacchi catanzarese Sergio Barbuto.
Da ieri, nella sede a via Cesare Caporali 44, nel cuore del centro storico perugino e fino a domenica 20, troveranno posto :«Poesia delle canzoni, le foto, gli articoli della stampa dell’epoca, gli amici che l’hanno conosciuto il suo successo etereo e le sue tematiche di un’attualità ancora oggi “straordinaria”!» scrivono sul profilo facebook e su twitter quelli di “Ciao Rino Club”, di stanza a Perugia. E ancora: «Tutti i giorni eventi, dibattiti, artisti, esibizioni artistiche e tanto altro….tutto anche fronte strada». Fronte strada, già. Perché Rino era così dentro le cose ma anche di fronte alla cose. Lucidamente e senza fronzoli. Nel club perugino, dunque – dalle 10,30 alle 02,30 – “Rino Gaetano…e io ci sto!” sarà un modo per re-incontrare l’uomo che immagini col cilindro sulle ventitrè. E il cielo è sempre più blu.

 

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