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DUE STRISCE nere sulle guance le danno il tocco della guerriera, ma il volto ha i lineamenti morbidi e mediterranei. Sono le due anime che convivono in Luana Crisarà, in arte Loop Loona, nata a Taurianova 29 anni fa e rapper di professione. Un talento coltivato non senza fatica, per le strade del suo paese, facendosi largo a gomitate in un ambiente ancora riservato quasi esclusivamente ai maschi, e cercando di convincere una famiglia tradizionalista di quelle che è meglio una figlia avvocato o medico. Ma Loop Loona la passione per le rime e il ritmo l’aveva nel sangue e alla fine tutti hanno dovuto cedere. Laureata in lingua araba, ha soggiornato a più riprese in Siria, Yemen e Libano coltivando la passione per la musica hip hop fin da giovanissima. In questi giorni è uscito il suo primo album, figlio di una serie di Ep che hanno avuto un discreto successo nell’abiente del rap e dell’hip hop. Si intitola “Senza fine” ed è edito da Antibemusic, con le voci ospiti, tutte femminili, tra le quali figura Martina May, mentre i dj sono tutti fuoriclasse dello scratch appartenenti a diverse generazioni, Dj Fakser, Dj Drugo e Dj Myke. L’album contiene dodici tracce in cui il rap tocca temi cardine della vita, per lo più ispirandosi a figure femminili.  

 

In quelle rime serrate ci sono le donne e c’è anche la sua terra, dove è cresciuta prima di trasferirsi a Roma. Sono la sua fonte di ispirazione? 
«Sì, i temi principali sono quelli. Mi piace l’energia delle donne e poi mi piace la Calabria. Da qui il tema dell’odio e dell’amore, della violenza e della passione». 
 
Quando ha iniziato a scrivere? 
«Mi piaceva scrivere sin da ragazzina: racconti e poesie. Poi grazie al rap questo ha perso una forma più definita, verso i 14 anni». 
 
Una ragazzina di 14 anni della piana del reggino che scrive rap. E’ stato difficile farsi accettare in famiglia e nell’ambiente musicale? 
«Sono sempre stata osteggiata dai miei genitori, in quanto non concepivano proprio l’idea che potessi dedicarmi alla musica. Quando partii per un periodo, mia madre fece fuori tutti i miei cd e le mie cassette, ma questo non mi fermò. Loro hanno una visione più classica del lavoro, però alla fine si sono convinti perché ora mi vedono fare le cose in maniera professionale. All’inizio anche il mio abbigliamento gli dava fastidio» 
 
E in ambito musicale? 
«In molti hanno creduto in me, tanto da arrivare a partecipare agli Mtv Spit. Devo molto a Turi, un rapper di Oppido mamertina, che ha prodotto la maggior parte dei pezzi del disco». 
 
C’è concorrenza tra rapper? 
«Eccome, tanta. E c’è molta ipocrisia. Se vedono che ti esibisci in un locale, c’è chi chiama per soffiarti la serata» 
 
Mai pensato di partecipare a un talent per farsi conoscere dal grande pubblico? 
«No, perché è un successo immediato ma che difficilmente dura. Preferisco costruirlo mattone su mattone». 
 
Lei ha viaggiato molto, ma quale città sceglierebbe per vivere? 
«Reggio Calabria. E’ la terra che amo e nella quale mi piacerebbe un giorno tornare a vivere. Purtroppo il lavoro non lo consente, ma chissà che non riuscirò a fare come Caparezza che, una volta raggiunto l’apice della carriera, è riuscito a tornare nella sua Puglia. Potrei anche aprire anche una sala di registrazione» Per chi vuole conoscere e sentire Loop Loona dal vivo, prossime tappe a Diamante, il 15 agosto, il 16 agosto a Taurianova e a San Giovanni in Fiore per il Sila Jam. Vale la pena.
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