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ROCCA IMPERIALE – Si annuncia scoppiettante l’ottava edizione del festival “Il Federiciano”, caratterizzato da un programma ricco di appuntamenti culturali e con la partecipazione di ospiti notevoli. Ritornano a Rocca Imperiale, per la seconda volta consecutiva, Mogol e Alessandro Quasimodo, e poi Omar Pedrini, che qui è ormai di casa, consolidando tutti e tre un rapporto privilegiato col festival.

È la volta poi di altri nomi eccellenti, come Pupi Avati, Laura Valente, Emanuela Aureli, Paolo Bonfanti, Claudio Cojaniz e Giovanni Scarfò. Insieme alla poesia, questa edizione privilegia infatti nuove forme artistiche – musica, teatro, cinema, spettacolo, e manifestazioni a carattere sociale – che vanno a corroborare una rassegna che, al suo settimo anno, può sostenere di aver vinto la sua scommessa e si presenta come un contenitore di attrazione turistica fondamentale per il Comune di Rocca e gli altri paesi dell’Alto Jonio.

La rassegna avrà inizio il 22 agosto con la consueta cerimonia di premiazione a cui partecipano poeti provenienti da tutta Italia e oltre, considerato il carattere internazionale del festival, che quest’anno vanta anche il gemellaggio con il “Rototom”, il più importante festival reggae europeo, che raccoglie oltre 230milapresenze e si svolge a Benicàssim, in Spagna. “Il Federiciano” è un festival artistico-letterario, che si svolge in Rocca Imperiale, eletta dimora della poesia così come dimora lo è stata per Federico II di Svevia, primo fondatore di una scuola poetica in Italia, la “Scuola siciliana”.

A Rocca, le poesie diventano arredo che abbelliscono l’antico borgo ed ai suoi vicoli, grazie alle stele in ceramica con liriche importanti lasciate dai vari ospiti. Il fitto cartellone inizia il 22 con la lettura dei testi poetici nel Castello e scoprire le stele dei nuovi vincitori del concorso, con la loro poesia in ceramica maiolicata affissa su una abitazione. Come da tradizione, ogni anno sono viene dedicata una stele a personaggi della cultura: quest’anno sarà immortalata una poesia del cantante e poeta Mango, artista lucano particolarmente amato. Sempre il 22, una passeggiata enogastronomica, con musica, balli e artisti di strada, concluderà la serata. Giorno 23 agosto, l’appuntamento è al Castello per lo spettacolo teatrale «Canto d’un poeta che se ne muore» della Compagnia degli Innamorati Erranti, per la regia di Mario Fedeli.

Lunedì 24, nel Convento dei Frati osservanti, Alessandro Quasimodo, regista, attore, autore, incontrerà e dialogherà con la poetessa Maria Cumani Quasimodo, moglie del Premio Nobel; in serata, lo show di Emanuela Aureli, la più nota imitatrice italiana, in un’esibizione esilarante. Intensa la giornata del 25 con tre eventi : il primo vede protagonista la cultura che si mobilita a favore del proprio territorio con la manifestazione poetica pomeridiana «Rispettiamo la Magna Grecia», in cui poeti provenienti dalle coste joniche di Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia, sul lungomare di Rocca declameranno versi in difesa del mare Jonio, contro le trivellazioni. Subito dopo, alle 19, il concerto per pianoforte del jazzista Claudio Cojaniz. In serata, lo spettacolo teatrale «Operaio di sogni… Vi racconto il mio Salvatore Quasimodo» di Alessandro Quasimodo che ripercorrerà il rapporto con il padre. Il 26 è la giornata dedicata Beat Generation, con la proiezione del film «Bomb! Fantasia in fiamme.

La Poesia e la Vita di Gregory Corso» del giovanissimo regista calabrese Matteo Scarfò, una pellicola sulla stella del firmamento della poesia del Novecento, emblema della Beat Generation. Si continua con un dibattito pubblico con Giovanni Scarfò e poi con Paolo Bonfanti che, alla chitarra blues, ripercorrerà con canzoni e storie quegli anni rivoluzionari, accompagnato dall’attrice Valentina Meola che leggerà i testi più rappresentativi di quella stagione letteraria. Nella serata del 27 Agosto, dopo lo straordinario successo della passata edizione, ritorna al festival Mogol, il più importante autore di testi della storia della musica italiana, accompagnato da un ospite d’eccezione, il rocker Omar Pedrini. Un imperdibile dialogo a tre, con la partecipazione dell’editore Giuseppe Aletti, in cui Mogol ripercorrerà le tappe più significative della sua carriera, con gli intermezzi musicali di Omar Pedrini che canterà i brani più conosciuti del suo repertorio musicale. Altro appuntamento da non perdere, quello con Pupi Avati, ospite della serata del 28, in cui saranno proiettate in anteprima assoluta alcune immagini del suo film «Le nozze di Laura» per Rai fiction, girato in buona parte a Rocca Imperiale. In compagnia di Aletti, Pupi Avati presenterà il suo ultimo libro «Un ragazzo in soffitta», fresco di stampa. Il 29 replicherà quella del 22 con altre stele svelate e la festa nel borgo. Il festival si conclude il 30, con l’emozionante appuntamento con Laura Valente per ricordare Mango.

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