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CROTONE, 14 OTT – Alfred Gomis, portiere del Crotone, ha denunciato con un tweet di avere subito cori razzisti ieri a Bari da parte di un gruppo di tifosi della squadra pugliese nel corso dell’incontro vinto per 2-1 dall’undici allenato da Massimo Drago.
“Vittoria – ha scritto Gomis, senegalese con passaporto italiano – alla faccia di tutti quelli che vengono allo stadio non per tifare per la propria squadra, ma per insultare i giocatori di colore”.
“Non voglio parlare di queste cose – ha detto all’ANSA l’estremo difensore rossoblu – perchè mi dispiacerebbe che per pochi incivili a pagare sia la società e la maggior parte dei tifosi del Bari che non c’entrano nulla con quanto è accaduto domenica. E’ spiacevole essere insultato per il colore della propria pelle. Penso che questo accade in Italia perchè ci sono delle persone arretrate culturalmente che non tifano per la loro squadra ma contro qualcuno e poi fanno ricadere le colpe su chi non c’entra affatto”.
“Io non faccio – ha concluso Gomis – di tutta l’erba un fascio. So che pochi hanno attuato questi comportamenti e spero che non sia la società del Bari ed i suoi veri tifosi a doverne pagare le conseguenze”.

CROTONE – C’è un caso razzismo sulla partita del Crotone a Bari: Alfred Gomis, portiere dei pitagorici, ha denunciato con un tweet di avere subito cori razzisti ieri a Bari da parte di un gruppo di tifosi della squadra pugliese nel corso dell’incontro vinto per 2-1 dall’undici allenato da Massimo Drago. “Vittoria – ha scritto Gomis, senegalese con passaporto italiano – alla faccia di tutti quelli che vengono allo stadio non per tifare per la propria squadra, ma per insultare i giocatori di colore”.

GUARDA IL TWEET DI GOMIS

Quanto basta per scatenare una bufera. Qualcuno risponde sui socil network: “Per colpa di dieci scemi,lei reputa Bari città razzista?La invito a ritirare cio’ che ha scritto.Le piazze razziste sono altre”. E Gomis di rimando: “Io nn faccio di tutta l’erba un fascio, se lei nn si sente uno di quei 10 scemi nn si senta chiamato in causa”. E non è la sola reazione. Da Bari rivendicano che i fischi non erano legati al colore della pelle. Gomis, nella partita di domenica, è stato tra i protagonisti assoluti, con parate che hanno salvato il successo dei calabresi.

Il portiere ha poi parlato con l’Ansa: «Non voglio parlare di queste cose – ha detto – perché mi dispiacerebbe che per pochi incivili a pagare sia la società e la maggior parte dei tifosi del Bari che non c’entrano nulla con quanto è accaduto domenica. E’ spiacevole essere insultato per il colore della propria pelle. Penso che questo accade in Italia perchè ci sono delle persone arretrate culturalmente che non tifano per la loro squadra ma contro qualcuno e poi fanno ricadere le colpe su chi non c’entra affatto.Io non faccio – ha ribadito Gomis – di tutta l’erba un fascio. So che pochi hanno attuato questi comportamenti e spero che non sia la società del Bari ed i suoi veri tifosi a doverne pagare le conseguenze».

Sulla vicenda si è pronunciato ufficialmente anche il Bari: «Il caso per noi non esiste. Nessuno ha sentito cori razzisti durante la partita con il Crotone rivolti contro i nostri avversari o contro il portiere Gomis». Lo ha detto all’Ansa il club manager pugliese ed ex arbitro Gianluca Paparesta, che ha aggiunto: «Il Bari ha giocatori di colore nella rosa da sempre accolti con entusiasmo ed affetto dal pubblico di casa».

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