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COSENZA – È Domenico Scola junior il vincitore assoluto della XXXVI edizione della Coppa Sila, la competizione automobilistica valida per il Trofeo nazionale velocità montagna. Il nipote di don Mimì, uno dei protagonisti più significativi della storia dell’automobilismo calabrese e italiano, ha realizzato un tempo record sul percorso di 11,9 chilometri: 5’, 57”62. Già sabato, durante le prove ufficiali, aveva abbassato il record assoluto del toscano Mauro Nesti, di ben 4 secondi. «Vola, lui non corre, vola», ha affermato orgoglioso don Mimì che non ha lasciato solo il giovane Domenico se non quando è salito in macchina per dare fiato al motore della sua bellissima Osella PA 2000. Nella classifica assoluta seguono Antonino Iaria con 6’25”89 Francesco Ferragina con 6’33”68 e Leonardo Nicoletti con 6’39”11. Domenico Cubeda, avversario di Domenico Scola junior, è stato vittima di un incidente subito dopo la partenza, per fortuna senza conseguenze per il pilota. La tensione, dopo il tempo realizzato dal giovane Scola in prova, era sicuramente molto alta e il pilota siciliano è partito particolarmente agguerrito. 

La Coppa Sila è stata aperta dalla sfilata delle Ferrari precedute da una Lamborghini con a bordo la modella Maria Imbrogno che indossava per l’occasione, un abito realizzato proprio per la manifestazione, dagli allievi dell’Accademia New Style di Cosenza. Ma l’inizio della competizione ha avuto due padrini d’eccezione: Domenico Scola e il presidente dell’Automobile club di Cosenza, Giovanni Forciniti, che bandiere in mano hanno dato il via alla gara che ha interessato sul piano organizzativo, ben quattro comuni: Celico, Spezzano Piccolo, Spezzano della Sila e San Pietro in Guarano oltre che l’Aci e la Provincia di Cosenza. Ognuno di loro ha dato il proprio contributo per la riuscita della manifestazione. La cerimonia di premiazione si è svolta nel pomeriggio di ieri al pattinodromo di Celico. Sul palco oltre al presidente dell’Aci, anche il vice Sergio Aquino e Valentina Zinno, consigliere e addetto stampa della manifestazione, che ha abilmente presentato, insieme alla madrina della competizione sportiva, Elisabetta Gregoraci. L’Aci di Cosenza ha omaggiato don Mimì Scola e Francesco Misasi, due glorie della gara in salita, che hanno segnato, nella memoria dei calabresi, momenti indimenticabili di bella e sana competizione. 
Premio anche alla prima scuderia “Cosenza Corse” per l’attività e l’impegno nel mondo dell’automobilismo. Il Trofeo intitolato a Corrado Aquino e destinato al vincitore assoluto della competizione, è andato a Domenico Scola junior, che gli è stato consegnato dalle mani del figlio, Sergio Aquino. Il Trofeo Mauro Nesti è andato a Francesco Ferragina, il Trofeo intitolato alla memoria di Michele Allegrini a Roberto Spadafora. Il Trofeo alla memoria di Enzo De Benedetto è stato vinto da Daniele Longo e il Trofeo Camillo Giuliani è andato a Domenico Scola junior insieme al Trofeo intitolato alla memoria di Rota Annamaria. Il Trofeo Luigi Roberti se l’è aggiudicato Aldo Pezzullo mentre il Trofeo alla memoria del radiologo Antonio Perri è stato assegnato a Salvatore Macrì. Il veterano Francesco Misasi ha vinto il premio Vittorio Massimilla e infine Eusebio Arduino, ha guadagnato il premio intitolato a Giuseppe Perfetti. 
Anche la madrina Elisabetta Gregoraci ha ricevuto dall’Automobile club di Cosenza il ciondolo “La Calabria nel cuore” dell’orafo Domenico Tordo e l’Automobile Club di Reggio Calabria ha offerto una targa al vicepresidente Sergio Aquino per ricordare la figura del padre Corrado Aquino. Elisabetta Gregorace sotto una pioggia battente ha fatto la sua parte donando grazia e bellezza alla competizione sportiva. «Sono felice di essere qui. L’automobilismo e la mia terra ce l’ho nel cuore – ha spiegato – e io sono sempre felice quando posso dare un contributo alla Calabria e allo sport preferito da mio marito Flavio».
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