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CATANZARO – La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di due ex dirigenti e cinque ex tesserati della società di calcio Fc Catanzaro, fallita negli anni scorsi, al termine del secondo filone di indagine sui presunti contratti fittizi sottoscritti tra calciatori e società.

Si tratta dell’allora dirigente Giuseppe Soluri, attuale presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria; dell’ex amministratore unico della società Antonio Aiello; dell’ex
direttore sportivo Malù, dell’ex allenatore Ze Maria (in passato ex calciatore di Perugia e Inter) e del suo vice Vito Filippo Di Pierro, e dei calciatori Izia Mabundu Ngadrira e Juan Josè Martinez. Nei loro confronti, il sostituto procuratore della Repubblica, Domenico Guarascio, titolare dell’inchiesta, ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta.

Al termine del primo filone d’inchiesta sono stati rinviati a giudizio 13 ex calciatori e due ex dirigenti della società. Entrambi i filoni d’inchiesta hanno riguardato i contratti
stipulati all’epoca dai calciatori e ritenuti, dall’accusa, particolarmente onerosi visto anche che era già nota a tutti la situazione di dissesto della società. Nella seconda tranche sono stati presi in esame i contratti stipulati con i calciatori al termine della stagione calcistica 2009/2010 che prevedevano un miglioramento delle condizioni economiche d’ingaggio e secondo la guardia di finanza, che hanno svolto le indagini, hanno contribuito a determinare il dissesto irreversibile della Fc Catanzaro causandone il fallimento.

Le 15 persone coinvolte nel primo filone, per il quale è già stato disposto il processo, sono: i calciatoriFrancesco Corapi, Ivano Ciano, Alessandro Bruno, Ciro De Franco, Giuseppe Benincasa, Antonio Montella, Manolo Mosciaro, Roberto Mancinelli, Alessandro Vono, Davide Lodi, Roberto Di Maio, Stefano Di Cuonzo e Giovan Giuseppe Di Meglio e gli ex amministratori Antonio Aiello e Filippo Catalano. 

 

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