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Esordio amaro per il nuovo allenatore giallorosso Mario Somma. Tre punti d’oro per la Vibonese firmati dal baby Rossetti

COSENZA – La Reggina si esalta nel derby col Messina e la Vibonese centra una storica vittoria con il Fondi in una domenica di campionato che, dall’altro lato, ha fatto registrare le sconfitte di Cosenza e Vibonese.

IL DERBY. La Reggina batte il Messina 2-0 e incassa i primi tre punti del campionato. Porcino in avvio di ripresa e Oggiano su rigore, firmano il successo amaranto, ottenuto con grande merito. E’ stata una giornata importante per tutti: per Zeman che si aggiudica il suo primo derby dello Stretto e conquista il Granillo. Per i calciatori che hanno giocato col cuore, ma anche con tanto cervello e determinazione. Per Gabriele Martino che ha ricostruito sul filo di lana la migliore squadra, con grande slancio e competenza. Per il presidente Praticò che alla fine, ha abbracciato soddisfatto il suo allenatore per il bel regalo ricevuto. Subito dopo l’intervallo bel lancio di De Francesco e gol da bomber consumato per Porcino, con tocco magico alla sinistra del portiere. Al 21′ il raddoppio: fallo di mani in area di Marseglia, batte Oggiano che piega le mani al portiere ospite.

LA VIBONESE. La Vibonese batte 1-0 il Fondi e nel giorno in cui la squadra di Massimo Costantino conquista il primo successo nella terza serie nazionale, il gol da tre punti arriva dalla panchina, da una mossa dell’imperatore, ed è siglato da un giovane classe ’96 che il ds Battaglia è riuscito a farsi dare dal Catania. Si chiama Mattia Rossetti e per quella rete, seppur sporcata dalla deviazione di De Martino al 39′ st, sarà ricordato a lungo a Vibo Valentia. Da segnalare, negli ospiti, l’espulsione di Calderini, al 27′ del secondo tempo, per un buffetto rifilato a gioco fermo a Giuffrida. 

IL COSENZA. Il Cosenza torna con i piedi sulla terra dopo l’ubriacante vittoria nel derby col Catanzaro e “bagna” l’esordio interno con una sconfitta di misura contro un Taranto chiuso quanto basta in fase di contenimento, ma anche molto propositivo, abile nel palleggio e nell’occupare ogni zona del campo con efficacia. Non è bastata la volontà alla squadra di Roselli, che si è fatta imbrigliare dai pugliesi e raramente è stata pericolosa dalla cintola in su. Al 13′ st Bollino riceve palla sull’out destro appena fuori dall’area di rigore silana, si accentra e lascia partire un tiro che si insacca all’incrocio alla destra dell’incolpevole Perina.

IL CATANZARO. Nonostante il cambio in panchina, il Catanzaro non esce dalla spirale negativa e, dopo il derby, esce sconfitto anche dalla prima trasferta del torneo in casa della matricola Francavilla confermando le difficoltà del periodo ed alimentando tutti i dubbi sulla relativa consistenza della rosa predisposta dal Ds Preiti e guidata, da soli tre giorni, dal nuovo tecnico Somma. Le scelte iniziali del trainer di casa non prevedono i due ultimi arrivati. Così, Finazzi ed Abate partono in panchina con il rumeno Galdean a cucire il gioco e Nzola a dare manforte a De Angelis in prima linea. Somma, invece, sorprende inserendo fin dal primo minuto Campagna in attacco davanti a Giovinco ed affianco a Sarao con il belga Van Ransbeek confermato in mediana. In difesa, solo uno scambio di posizioni tra Prestia e Di Bari è l’innovazione proposta da Somma rispetto al derby di sette giorni fa. Il gol decisivo arriva nel finale: De Angelis (all’ottavo gol in carriera contro il Catanzaro) di prepotenza scarica in rete un cross dalla destra susseguente ad un mezzo miracolo compiuto da Grandi su una prima conclusione aerea di Idda. 

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