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Esclusione dal campionato per la Palmese e penalizzazione per Sambiase, Scalea e Castrovillari oltre alle maxi inibizioni per allenatori e calciatori

LAMEZIA TERME – Pesanti le richieste del sostituto procuratore Federale Nicola Monaco, al processo tenutosi davanti il tribunale federale territoriale del Comitato regionale Calabria della Figc a Catanzaro, relativamente al procedimento sportivo di primo grado inerente il filone di Eccellenza calabrese dell’inchiesta “Dirty Soccer”.

Queste le richieste: inibizione di 4 anni e 6 mesi e 70 mila euro di multa per Riccardo Petrucci (all’epoca allenatore del Sambiase), 5 anni di inibizione e 80 mila euro di multa per Salvatore Calidonna (all’epoca direttore generale del Sambiase), inibizione di 4 anni e 60 mila euro di multa per Antonio Mazzei (ex dirigente Palmese), 3 anni di inibizione e 60 mila euro di multa per Francesco Piemontese (ex calciatore Palmese), inibizione di 3 mesi e 60 mila euro di multa per Rosario Salerno (ex allenatore Palmese), 3 anni di inibizione e 60 mila euro di multa per Alessio Galantucci (ex calciatore Castrovillari).

Per la società Palmese è stata chiesta l’esclusione dal campionato in corso e 4 punti di penalizzazione per il Sambiase, lo Scalea e il Castrovillari.

Come si ricorda, le indagini, partite l’11 giugno 2015, fanno riferimento alle gare del 29 marzo Scalea – Castrovillari (finita 3-0 per i biancostellati) e Palmese – Paolana (terminata 4-3 per la capolista dell’Eccellenza). Tutti risultati “pilotati” – secondo le accuse – per favorire la salvezza del Sambiase. Secondo gli inquirenti dietro le presunte azioni incrociate ci sarebbero stati dirigenti e calciatori coinvolti nelle indagini. Dopo le richieste e le discussioni dei difensori, il collegio del Tribunale Federale territoriale (presidente Gianfranco Cacia, componenti Luigi Combariati e Fabio Migliacci) si è chiuso in camera di consiglio. I difensori dei calciatori, allenatori e dirigenti, hanno chiesto anche la nullità del procedimento per un difetto di notifica dei deferimenti poiché notificati oltre i termini. Una richiesta che, se venisse accolta, farebbe saltare il processo.

Galantucci è difeso dagli avvocati Giuseppe e Piero Perri, Mazzei dagli avvocati Giancarlo Pittelli e Renzo Andricciola, Calidonna dall’avvocato Valentina Falvo, Petrucci dall’avvocato Gianluca Bonofiglio, Piemontese dall’avvocato Giancarlo Pittelli, Salerno dagli avvocati Pittelli e Edoardo Chiacchio, il Sambiase dall’avvocato Romano Gentile e il Castrovillari dall’avvocato Marco Rosa.

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