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Giovanni Di Lorenzo in una foto con la maglia della Reggina

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Ci stanno facendo sognare agli Europei, ma un terzo degli Azzurri ha affrontato la classica gavetta prima di emergere. E allora, invece di passare da un Settore giovanile direttamente alla Serie B o meglio ancora alla Serie A, si sono fatti le ossa nella terza serie nazionale.  

Questo significa due cose: la prima è che la Serie C ti forma e ti forgia e può essere una vera palestra di vita. La seconda, invece, è che anche nella terza serie nazionale ci sono elementi che valgono e che possono ambire al grande salto. Ecco, allora, i nomi e le storie di coloro che hanno giocato in Serie C nella loro carriera e che ora fanno parte della comitiva azzurra, selezionati dal ct Roberto Mancini.

PESSINA FRA I RINCALZI

Emblematico è il caso di Matteo Pessina, rivelazione di Euro 2020. Nella stagione 2014/15 a 17 anni esordisce nel Monza in Lega Pro (20 presenze e 3 reti), ma dopo il fallimento del club lombardo, eccolo sbattuto fra Lecce e Catania, dove finisce fra i rincalzi, tanto da giocare in una stagione appena 4 partite, per poi esplodere, nel 2016/17, con il Como, sempre in Serie C, con 35 presenze e 9 reti. Da qui lo Spezia in B e poi il decollo.

JORGINHO NELLA “VECCHIA” SERIE C2

Dieci anni addietro la Serie C era ancora divisa in due. Prima di arrivare all’attuale torneo unico, con tre gironi, vi era la Prima Divisione e poi la Seconda divisione. In quest’ultimo campionato il Verona invia in prestito un giovane centrocampista 19enne, italo brasiliano, alla Sambonifacese: qui l’allenatore Claudio Valigi lo fa giocare 31 volte in una squadra che chiude al 12° posto. L’anno dopo l’attuale mediano della Nazionale debutterà in Serie B.

DI LORENZO: UN BATISTUTA MANCATO ALLA REGGINA

Dicono che da ragazzino giocasse in attacco tanto che lo chiamavano “Batigol”. Fatto sta che la Reggina lo prende giovanissimo e lo fa giocare negli Allievi, per poi mandarlo in prestito al Cuneo. Ed è qui che Giovanni Di Lorenzo, a 19 anni, prende confidenza con la Serie C. Un torneo che poi ritroverà ancora con la Reggina e anche con il Matera. Il terzino titolare della Nazionale azzurra annovera ben 122 presenze nella terza serie nazionale, categoria nella quale ha giocato fino a settembre del 2017.

LA PARTENZA DI CHIELLINI E VERRATI IN C1

Anche il capitano dell’Italia ha iniziato dal basso: 8 presenze in due stagioni in C1 con il Livorno, giovanissimo. Chiellini si è fatto le ossa nella terza serie nazionale, laddove ha avuto il via la carriera di Marco Verratti: anche per lui due annate in C1, ma con la maglia del Pescara.

ACERBI, SIRIGU E BELOTTI

La Reggina, nel 2010, in Serie B, ha creduto in lui, tanto da mandarlo ben 40 volte in campo in quel lunghissimo torneo cadetto. Eppure Francesco Acerbi, 22enne quando arriva sulle rive dello Stretto, alle spalle ha 3 presenze in C1 con il Pavia e il Renate e 46 gare nella Seconda divisione (la vecchia C2) sempre con il Pavia. A Reggio puntano su Acerbi e da qui esplode la sua carriera, che lo vede poi giocare sempre in Serie A e poi nella Nazionale.

Per Sirigu ecco 19 partite alla Cremonese, in C1, nella stagione 2007/08, a 20 anni. A 19, invece, Belotti tocca per la prima volta in carriera la doppia cifra, sempre in C1, con l’Albinoleffe (12 gol nel torneo edizione 2012/13).

LORENZO INSIGNE DALLA CAVESE A ZEMANLANDIA

Venerdì sera Lorenzo Insigne ha segnato quel gol da urlo contro il Belgio. Nel gennaio del 2010 il Napoli lo manda alla Cavese per iniziare a prendere confidenza con il calcio dei grandi. Nessun gol per lui in dieci partite. E allora, da settembre dello stesso anno, eccolo sempre in Prima divisione, ma con il Foggia. Qui incontra un certo Zeman e i gol diventano 19 in 33 partite. Ed è dalla terza serie nazionale che Lorenzo prende il volo.

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