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Il Cotronei Caccuri festeggia la vittoria in casa dell'Acri

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Il torneo di Eccellenza riparte fra prodezze, sorprese e conferme. Una prima giornata che ha regalato diversi spunti di discussione, anche se è ancora presto per dare giudizi definitivi. Al solito c’è chi si è messo in mostra e chi ha deluso. Ecco, allora, i top e i flop della prima giornata di campionato.

TOP

COTRONEI CACCURI voto 8 – Grande prestazione da parte della squadra giallorossa. La nuova realtà che ha unito i due centri crotonesi ha colpito al momento opportuno, trovando in Sestito il solito baluardo difensivo. Acri in bambola dinanzi ai giallorossi, quattro volte a segno, veloci nelle ripartenze e tosti in fase difensiva.

SALADINO (Sersale) voto 7 – Avere ragione delle sue squadre è sempre un problema. Non ha mai avuto corazzate, tutt’altro. Si è sempre adattato a ciò che passa il convento e con lui migliorano tutti, giovani e non. Sa preparare bene le gare e carica a dovere i suoi ragazzi, che agguantano la corazzata Paolana e sfiorano anche la vittoria.

PADIN (Reggiomediterranea) voto 7 – Una doppietta al debutto, proprio come aveva fatto in occasione della prima giornata del mini campionato. Sempre tanti gol per la squadra reggina. Un terminale offensivo micidiale che si candida anche a vincere il titolo di re dei bomber.

FLOP

ACRI voto 4 – Erano tante le aspettative attorno alla squadra rossonera di Enzo Pacino e alla prima giornata ecco un flop clamoroso con tanto di scuse collettive da parte della squadra e della società. Ci può stare, siamo solo all’inizio. Però è un ko che fa rumore, tanto rumore, e non solo per le proporzioni. Ma c’è tutto il tempo per rimediare.

ANGOTTI (Paolana) voto 5 – Segna subito e si conferma implacabile sotto porta. Poi rovina tutto, lasciando la sua squadra in dieci con un’espulsione che doveva evitare e la Paolana rischia anche di perdere a Sersale. Sarà pesante la sua assenza domenica nel big match contro il Locri.

SCALEA voto 5 – Esordio negativo contro la Morrone. A fare rumore è solo il ko, non la prestazione, anche perché i biancostellati di Gregorace prendono tre legni. Partita stregata, allora, ma è bene anche rivedere qualcosa per l’avvenire.

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