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Il comune di Nardodipace

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NARDODIPACE – Il Prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno ha inviato la commissione di accesso agli atti al Comune di Nardodipace per accertare la presenza o meno di infiltrazioni mafiose. 

L’attività dell’organismo si protrarrà per i prossimi 90 giorni salvo eventuali proroghe. A comporlo il viceprefetto Anna Aurora Colosimo, il capitano Stefano Esposito Vangone, comandante della Compagnia di Serra San Bruno, il tenente Giovanni Torino in servizio presso la Guardia di Finanza, e Domenico Fuoco, funzionario all’università della Calabria. 

Il 3 febbraio scorso il sindaco Romano Loielo, attualmente sospeso dall’incarico, era stato arrestato da Arma e Fiamme gialle a seguito di un’indagine su una presunta truffa aggravata ai danni della Comunità Europea. Insieme a lui l’ex vicesindaco Romolo Tassone, figlio del boss Rocco Bruno imputato e condannato nell’ambito del processo “Il Crimine”, e altre due persone. 

LEGGI TUTTI I DETTAGLI SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO ALL’ARRESTO DEL SINDACO LOIELO

E’ la terza volta che la commissione di accesso si insedia nel piccolo centro delle Serre Vibonesi. 

La prima volta fu nel 2008, ma in quell’occasione non furono ravvisati gli estremi per uno scioglimento, diversamente da quando avvenne nel 2011 quando ad inviare nuovamente l’organismo fu il prefetto Michele Di Bari. Il Consiglio comunale venne sciolto agli inizi del 2012 e la fase commissariale durò oltre i 18 mesi canonici. 

Nel novembre del 2013 Romano Loielo fu rieletto di nuovo alla guida del Comune ottenendo il 57% (LEGGI LA NOTIZIA DEL SUO RITORNO ALLA GUIDA DEL COMUNE).

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