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L’incendio che ha distrutto due abitazioni danneggiandone una terza ha scatenato nel centro vibonese una gara di solidarietà per aiutare le famiglie

di BRUNO VELLONE

FABRIZIA – Dopo la rabbia, l’indignazione e la paura, seguite al pauroso incendio di sabato sera (LEGGI LA NOTIZIA) che a Fabrizia ha distrutto due abitazioni danneggiandone altre due, ora è partita la gara della solidarietà che è duplice e che ha come obbiettivo quello di fronteggiare l’urgenza e le necessità dei nuclei familiari che sono rimasti senza casa. Da un lato, infatti, il sindaco Antonio Minniti, che insieme al vicesindaco Antonio Carè ha seguito le operazioni, ha subito intrapreso una triplice via: un contributo comunale; la richiesta di un contributo al Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, e per suo tramite alla Protezione Civile regionale; e la richiesta di un contributo al prefetto di Vibo Carmelo Casabona e quindi al Ministero dell’Interno. Dall’altro lato si muove la solidarietà religiosa e sociale. Il parroco della parrocchia Maria SS. del Monte Carmelo, don Vincenzo Maiolo, ha invitato i fedeli a partecipare ad una raccolta di fondi per fronteggiare l’urgenza più immediata.

La gara della solidarietà si è mobilitata ma intanto è cominciato il censimento dei danni e la loro quantificazione. Per fortuna la casa dalla quale è partito l’incendio dalla canna fumaria difettosa sarebbe stata assicurata e, forse, questa, dopo il disastro di sabato sera, è l’unica buona notizia. Ora ci saranno i tempi della burocrazia e la speranza è che non siano tempi biblici. Secondo una prima ricostruzione dei fatti le fiamme si sarebbero sviluppate attorno alle 17 di una casa sita in via delle Croci, fiamme che poi complice il vento, si sarebbero propagate rapidamente anche ad altre tre abitazioni vicine. In tutto quattro, dunque, le case interessate dalle fiamme. Le due centrali andate completamente distrutte lasciando nella disperazione i nuclei familiari che di punto in bianco si sono trovati con le case avvolte dal fuoco. Altre due case laterali hanno riportato danni che non ne pregiudicherebbero l’agibilità ma che al momento sarebbero inabitabili.

I Vigili del fuoco sono accorsi dal distaccamento di Serra San Bruno, dal comando provinciale e da quello di Chiaravalle Centrale e hanno lavorato a lungo prima di avere ragione dell’incendio. Ad accorgersi di quanto stava avvenendo sia i proprietari delle abitazioni e alcuni vicini che hanno subito lanciato l’allarme. Sul posto anche i carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Giuseppe Pelaia e coordinati dal comandante della Compagnia di Serra San Bruno, Mattia Ivano Losciale. Molti i volontari che hanno dato il proprio contributo per il buon esito delle operazioni di messa in sicurezza.

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