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STEFANACONI – «Si tratta di un brutto segnale perché manifestato nei confronti di un’istituzione di primaria importanza come quella scolastica». Davide Faraone, viceministro all’Istruzione lo ha detto a chiare lettere nel corso della visita, questa mattina, ai locali della Scuola primaria ed elementare di Stefanaconi oggetto di un grave incendio, la notte di domenica scorsa, che ha mandato in fumo il locale della bidelleria in cui ha anche postazione il quadro elettrico che gestisce l’impianto fotovoltaico installato lo scorso dicembre e che sarebbe dovuto entrare in funzione in questi giorni. L’esponente del governo, accompagnato dalle massime cariche istituzionali e militari della provincia, ha visionato di persona i danni, incontrato il dirigente scolastico Raffaele Vitale e il sindaco Salvatore Di Sì prendendo impegni per far ripartire al più presto le attività didattiche: «A questo segnale così brutto noi reagiremo tempestivamente – ha aggiunto Faraone – intanto la mia presenza, oggi, qui testimonia questa volontà, che è poi quella del Governo, di attenzionare anche la più piccola scuola del nostro Paese. Al tempo stesso, insieme alle forze dell’ordine e al Prefetto, stiamo avviando una serie di azioni che consentiranno a questa scuola di ripartire da un lato sotto il profilo della sicurezza, dall’altro sotto quello delle attività scolastiche che devono proseguire in maniera ordinaria». L’obiettivo è pertanto quello di non ripartire subito. «Dobbiamo fare in modo – ha concluso il viceministro – che nessun giorno di scuola venga perso. La scuola è uno dei pochi luoghi istituzionali presenti in ogni Comune d’Italia e devono essere protetti. E così, anche l’avvio di attività dei plessi i pomeriggi e anche nei mesi estivi è un obiettivo del governo per rendere la scuola un punto di riferimento per la società».

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