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Si tratta di Francesco Maiolo, ritenuto al vertice della sua cosca, già condannato in Cassazione per associazione mafiosa

VIBO VALENTIA – I Carabinieri della Stazione di Arena e della compagnia di Serra San Bruno hanno arrestato stamattina all’alba 37enne Francesco Maiolo, ritenuto elemento di vertice dell’omonima cosca. Il giovane, latitante dal 14 settembre 2015 è stato scovato dagli uomini guidati dal maresciallo Carmine Napolitano e dal capitano Mattia Losciale nell’abitazione della cognata, nel centro abitato del paese di residenza, Acquaro.

 

Maiolo, figlio del boss Rocco, inghiottito dalla lupara bianca nel 1990, iniziò la latitanza quando ruppe il braccialetto elettronica attraverso cui veniva tenuto sotto controllo in regime di arresti domiciliari.

Questo avvenne poche ore prima l’esito della Cassazione che confermò la condanna a suo carico per associazione mafiosa a due anni e sei mesi nell’ambito del processo “Luce nei boschi”, contro i clan delle Preserre vibonesi.

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