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Il Municipio di Tropea

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TROPEA (VV) – Sono stati nominati i commissari straordinari nominati dal ministero dell’Interno che dovranno gestire l’attività amministrativa del Comune di Tropea per un arco di tempo di 18 mesi, per come previsto per gli enti sciolti per infiltrazioni mafiose. Si tratta dei vice prefetti Salvatore Fortuna, Giuseppe Di Martino Giuseppe e del dirigente Emilio Buda.

Il civico consesso della cittadina tirrenica è stato sciolto martedì scorso su decisione assunta dal Consiglio dei Ministri (LEGGI LA NOTIZIA) a seguito delle risultanze del lavoro investigativo svolto dalla terna commissariale inviata al Comune nell’ottobre dello scorso anno dall’allora prefetto Giovanni Bruno. Successivamente vi fu una proroga di tre mesi che portò l’organo investigativo a concludere l’attività ad aprile di quest’anno.

Al centro delle attenzioni della Commissione di accesso agli atti i possibili condizionamenti o collegamenti a cui poteva essere stata posta l’amministrazione guidata dal sindaco Pino Rodolico, insediatosi nel maggio del 2014, a capo di una lista civica, da parte della criminalità organizzata. Ad indurre il responsabile dell’Utg ad inviare gli investigatori una serie di circostanze: dai riferimenti a candidati delle liste contrapposte “Tropea Futura” e “Forza Tropea” nelle amministrative del 2014 e finiti per essere citati nelle inchieste antimafia “Black money” e “Peter Pan” contro i clan Mancuso di Limbadi e La Rosa di Tropea, alla la gestione del porto turistico, unitamente a documenti urbanistici primari come il Piano strutturale e gli appalti, nonché frequentazioni e parentele di alcuni componenti del Consiglio e della giunta con soggetti noti alle forze dell’ordine.

Da parte sua l’ex sindaco Rodolico si è detto sereno e ha preannunciato ricorso al Tar contro lo scioglimento degli organismi elettivi.

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