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Oliviero Toscani a Vibo

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VIBO VALENTIA – Non si placano le polemiche dopo la frase rivolta dal fotografo Oliviero Toscani ad un giovane vibonese che chiedeva di scattare una foto con lui. Il diniego, motivato con quel “potresti essere un mafioso” (LEGGI IL CASO), ha alimentato diverse reazioni per quegli stereotipi che la Calabria non riesce a scrollarsi di dosso.

In questo senso, il segretario generale regionale del Coisp (Sindacato indipendente di polizia), Giuseppe Brugnano, si è rivolto a Toscani per combattere i pregiudizi: “Oliviero Toscani vada a Vibo Valentia – ha detto Brugnano – per farsi fotografare con il giovane a cui ha rifiutato un selfie, magari coinvolgendo anche le scuole della città per una iniziativa di beneficenza e solidarietà, altrimenti saremo noi a recarci a Vibo per dimostrare che la Calabria non è fatta di falsi stereotipi”.

“Il ragazzo che ha dovuto registrare la folle reazione di Toscani – aggiunge Brugnano – è figlio di un luogotenente dei carabinieri e di una poliziotta, ma rappresenta comunque la Calabria che cresce in nome di ideali e di valori, che partecipa direttamente allo sviluppo culturale della nostra regione e che ha voglia di riscattarsi dai pregiudizi di tanti personaggi che arrivano in questa terra con la puzza sotto al naso. Ed allora Toscani torni a Vibo e dimostri di essere distante da tanti pregiudizi, oppure saremo noi, in rappresentanza delle forze dell’ordine della Calabria, che sono veramente in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta, a recarci a Vibo – conclude Brugnano – per una iniziativa nelle scuole e per farci fotografare con gli studenti in nome della legalità”.

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