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Il sindaco Andrea Niglia

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VIBO VALENTIA – Il prefetto Guido Longo ha disposto l’accesso antimafia al Comune di Briatico.

Dopo l’invio, nei giorni scorsi, degli investigatori, al municipio di San Gregorio, il responsabile territoriale dell’Utg ha assunto analoga decisione anche per il comune costiero la cui amministrazione è guidata da Andrea Niglia, tra l’altro attuale presidente della Provincia di Vibo Valentia. L’organismo sarà quindi chiamato a verificare la sussistenza di eventuali infiltrazioni mafiose nell’attività amministrativa dell’ente.

La commissione, il cui insediamento è previsto per i prossimi giorni, focalizzerà la propria attenzione in particolare su atti, delibere e quant’altro. Lo potrà fare per 90 giorni salvo eventuali proroghe di altri tre mesi.

Il Comune di Briatico era finito all’attenzione della Dda di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta “Costa pulita” (LEGGI I PARTICOLARI), dell’aprile dello scorso anno, che ha consentito di disarticolare la famiglia Accorinti, stanziale in quel territorio, quella degli Il Grande, a Parghelia, e l’articolazione che fa capo A Cosmo Mancuso, a Limbadi. Nella rete degli investigatori erano finiti anche amministratori del Comune costiero, molti dei quali attualmente in carica.

RINVIO A GIUDIZIO PER INDAGATI OPERAZIONE

 

Tra questi, anche lo stesso sindaco Niglia, al tempo delle contestazioni, era il 2012, consigliere di minoranza in quanto sullo scranno del municipio sedeva Francesco Prestia, anch’egli indagato, accusato di corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso e adesso sotto processo con rito abbreviato.

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