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Il cinghiale morto in strada nel Vibonese

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VIBO VALENTIA – E’ una emergenza senza fine, accentuata da una mancata presa di posizione da parte delle istituzioni. L’allarme per la presenza eccessiva di cinghiali sta provocando non pochi problemi in quasi tutta la Calabria. 

Questa mattina, lungo la strada provinciale tra Vibo Valentia e lo svincolo dell’A2 di Sant’Onofrio, è stata rinvenuta l’ennesima carcassa di cinghiale. L’animale è stato trovato privo di vita lungo la strada, forse investito durante la notte. Sul posto sono dovuti intervenire i carabinieri per disciplinare il traffico ed evitare ulteriori incidenti.

Si tratta solo dell’ennesimo caso, dopo che in questi giorni si è levato un coro di voci per chiedere alla Regione Calabria un intervento concreto.

L’avvio della nuova stagione venatoria ha dato spunto alle associazioni dei cacciatori di evidenziare i problemi della categoria, lamentando da un parte il disinteresse delle istituzioni e dall’altra l’ostracismo degli ambientalisti.

«Un’attività quella venatoria ancor più libera potrebbe, invece, contribuire a far lievitare l’economia e risultare utile alla società, come ad esempio i piani di abbattimento selettivo verso quelle specie, come i cinghiali, considerate in sovrannumero e che provocano danni all’uomo, alle cose e agli altri animali» afferma Pasquale Paradiso, presidente della Libera Caccia cosentina, rivendicando anche un ruolo importante che i cacciatori potrebbero svolgere in chiave anti-incendi.

«Siamo convinti che una maggiore presenza nei boschi e nei territori a vocazione venatoria, eviterebbe il verificarsi di questi numerosi atti criminali compiuti da spregiudicati piromani, essendo per quest’ultimi un deterrente efficace».

I danni all’agricoltura sono stati evidenziati dalla Coldiretti Calabria: «Sono ormai più di tre anni che sollecitiamo il presidente Oliverio ed il Dipartimento Agricoltura sull’emergenza danni da cinghiali che è diventata una vera calamità per l’agricoltura regionale e perciò non si può più perdere tempo».

Coldiretti più volte ha sottoposto e illustrato alla Regione proposte per un adeguato percorso di diminuzione del numero di cinghiali che ormai hanno invaso tutto il territorio. Ma fino ad oggi registriamo – annota Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – che «non sono pervenute risposte all’emergenza». La Coldiretti, dunque, interviene sul fenomeno dei cinghiali che ormai si vedono in giro anche per le città come è accaduto a Lamezia e nel Lametino.

«Ad oggi – ribadisce Coldiretti – vi è stata l’assenza totale di qualsiasi azione politica e/o di interventi straordinari per come richiesti e questo ha comportato, come è facile constatare, rilevanti danni economici e sociali all’agricoltura calabrese».

Nei giorni scorsi, sono scesi in piazza gli agricoltori del comprensorio di Maierato, Filogaso, Sant’Onofrio, Pizzo e Stefanaconi. Il Vibonese è l’area più colpita dalla presenza dei cinghiali e gli agricoltori hanno sottolineato i tanti problemi che questa presenza crea per lo sviluppo dei campi. 

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