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Unità cinofile

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VIBO VALENTIA – La minicar è ancora parcheggiata allo svincolo dell’Angitola. Chiusa a chiave. Per un paio di giorni è rimasta lì, nel piazzale a fianco al fruttivendolo, luogo in cui si ramificano strade che portano al Lametino, all’Angitolano, quindi nell’entroterra vibonese, e alla A2 del Mediterraneo. Poi è stata restituita ai familiari. Del suo proprietario, come dell’amico, però, nessuna traccia. Spariti nel nulla.

BARTOLOMEO ARENA

Lupara bianca o allontanamento volontario? Ancora non è chiaro. Sta di fatto che di Francesco Antonio Pardea, 32 anni, e Bartolomeo Arena (Foto a sinistra), 43 anni, entrambi di Vibo Valentia – il primo in particolare considerato dagli investigatori vicino al gruppo dell’ex boss Mantella – si sono perse le tracce dal 30 aprile scorso. Il primo era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, il secondo invece era completamente libero.

FRANCESCO ANTONIO PARDEA

I due sono stati visti uscire insieme verso le 10 di martedì a bordo della minicar Toyota di Arena il quale poco prima si sarebbe recato a casa della madre per consegnare dei medicinali e al ritorno avrebbe lasciato nella propria abitazione i suoi telefoni cellulari. Insieme si sarebbero quindi diretti verso lo svincolo autostradale di Pizzo-Angitola, luogo dal quale sono soliti partire gli autobus per il Nord Italia e anche quelli con destinazioni internazionali.

E’, pertanto, questa una delle eventualità (l’altra è, come detto, la lupara bianca) presa maggiormente in considerazione dagli investigatori sulla base di alcuni elementi oggettivi. Nell’auto di Arena, poi, non sarebbe stato rinvenuto nulla di sospetto nel corso della perquisizione come ad avvalorare in qualche modo la tesi di aver voluto fare piazza pulita; e lo stesso dicasi per i cellulari lasciati a casa per evitare di essere rintracciati. Pardea, poi, nel giugno 2010 si era reso irreperibile venendo catturato dai carabinieri a Galatro (Rc), nell’ottobre successivo.

Appena 15 giorni fa è scattata l’operazione della Dda di Catanzaro contro il gruppo dei Piscopisani, e questo potrebbe essere un ulteriore tassello destinato a ricomporre il puzzle della vicenda.

Pardea, nell’ultima inchiesta “Rimpiazzo”, infatti veniva tirato in ballo dal pentito Raffaele Moscato come componente del gruppo di un altro collaboratore di giustizia, l’ex boss di Vibo, Andrea Mantella, il quale a sua volta lo indicava quale responsabile di un danneggiamento a colpi di pistola all’abitazione di Nicola Barba, considerato elemento dell’omonima famiglia Lo Bianco-Barba, ed arrestato nella medesima indagine

Intanto, la Prefettura di Vibo Valentia ha attivato il piano territoriale per la ricerca delle persone scomparse per Arena e Pardea.

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