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PIZZO (VIBO VALENTIA) – Mattina agitata, quella di ieri, 16 ottobre, per genitori e bambini della scuola dell’infanzia di via Nazionale a causa di un topo che si sono trovati davanti, gironzolando fra i giocattoli. L’animale è stato catturato da alcune insegnanti e dalle collaboratrici scolastiche che hanno anche provveduto ad una prima pulizia dell’aula in cui il topo era stato trovato. Immediatamente la responsabile del plesso ha avvisato il dirigente scolastico Francesco Vinci di quanto accaduto, provvedendo ad inoltrare subito una richiesta di derattizzazione agli uffici comunali preposti. La notizia si subito diffusa tra i genitori che si sono recati a scuola a prendere i bambini e poi hanno interpellato l’amministrazione comunale.

Dal Comune si sono attivati ed hanno fatto sapere che l’intervento nella scuola sarebbe stato effettuato venerdì pomeriggio, ma qui il colpo di scena che ha fatto arrabbiare i genitori: il dirigente non ha voluto chiudere il plesso in attesa della disinfestazione. «Ma come è possibile?», si chiedono i genitori che hanno deciso di interpellare direttamente il dirigente scolastico che ha risposto, come raccontano «di non avere la facoltà di chiudere la scuola e creare pertanto un disservizio se non ci sono gli estremi per poterlo fare trattandosi di un . Stessa cosa è stata detta dai funzionari comunali, che però hanno mostrato la loro disponibilità a risolvere al meglio la questione».

Non riuscendo quindi a venirne a capo, una delegazione di genitori si è recata nel pomeriggio dai carabinieri di Pizzo per capire se il loro intervento poteva essere risolutivo: «Dal colloquio che si è tenuto – affermano gli interessati – è emerso che un intervento dei Nas richiederebbe tempistiche troppo lunghe per il caso in questione, ma la cosa più curiosa è che a quanto pare un singolo caso di avvistamento topi all’interno di una scuola non costituisce un pericolo igienico-sanitario. Peccato che nessuna autorità competente si sia recata a scuola per verificare se effettivamente il pericolo sussiste o meno, nessuna ispezione è stata fatta nei locali del plesso per poter escludere al 100% la possibilità di una carenza igienico-sanitaria» concludono amareggiati.

Nel frattempo, il personale del Nas dei Carabinieri è stato interessato della questione è già questa mattina si è attivato. Gli stessi uomini dell’Arma sono stati impegnati sul territorio provinciale per altre attività che li ha portati a chiudere una mensa scolastica in un centro della provincia del quale non è stato ancora reso noto il nome.

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