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La Stazione di Vibo Valentia-Pizzo

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«Il territorio vibonese merita ben altra considerazione nelle strategie che regolano i trasporti e i collegamenti con il resto del Paese. Non si può pensare d’indebolire, in termini di servizi e opportunità, un’area che fa della vocazione turistica il suo principale motore economico e produttivo, specie in un momento in cui la ripresa post-Covid richiederebbe uno sforzo ulteriore per garantire a turisti e viaggiatori un’adeguata accoglienza. Tanto più alla luce dei primi dati che vedono la provincia di Vibo Valentia tra le mete più richieste a livello nazionale e obiettivo di sicuro interesse anche in virtù dei riconoscimenti arrivati con la designazione di “Capitale italiana del libro”, per il capoluogo, e di “Borgo dei Borghi” e località “Bandiera blu”, per Tropea».

Parte da questa premessa, Antonio Lo Schiavo, leader dei Progressisti per Vibo per stigmatizzare la decisione assunta dall’azienda Trenitalia – Divisione lunga percorrenza di sopprimere definitivamente la biglietteria della Stazione ferroviaria di Vibo Valentia-Pizzo.

Lo Schiavo prosegue: «Se anche sua eccellenza il prefetto di Vibo Valentia Roberta Lulli, confrontandosi con i sindaci sui temi del turismo, ha recentemente focalizzato l’attenzione sulla necessità di potenziare il sistema dei trasporti, appare davvero incomprensibile la scelta operata da Trenitalia alla Stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo dove si è deciso di sopprimere la biglietteria che era stata inizialmente chiusa al pubblico a seguito dell’emergenza sanitaria, quindi riaperta a giugno 2020 e richiusa a novembre 2020. Da allora la biglietteria non ha più riaperto i battenti; gli operatori sono presenti sul luogo di lavoro ma con altre mansioni lavorative e non garantiscono il servizio ai viaggiatori, neanche a quelli che usufruiscono delle tratte regionali. Mi auguro che la politica regionale, e segnatamente l’assessore ai Trasporti, si attivi affinché la struttura possa essere inserita nel Contratto di servizio che la Regione Calabria ha stipulato con Trenitalia. Sarebbe davvero utile ripristinare questo importante servizio al più presto, ma sarebbe ancora più indispensabile avviare una seria programmazione che doti la provincia vibonese di servizi adeguati a garantire la migliore accoglienza ai tanti turisti che la sceglieranno come meta estiva nella stagione che si auspica possa segnare la fine dell’emergenza sanitaria e l’inizio della ripresa economica».

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