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Il tabellone dell'operazione Costa pulita

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CATANZARO – Un proscioglimento e 47 rinvii a giudizio, mentre in 31 hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato. Queste le decisioni prese dal giudice per l’udienza preliminare distrettuale di Catanzaro, Pietro Carè, a conclusione dell’udienza preliminare del processo scaturito dall’operazione Costa pulita, in cui sono coinvolti la cosca di ‘ndrangheta dei Mancuso e i clan Accorinti, La Rosa e Il Grande.

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Tra coloro che hanno chiesto il rito abbreviato c’è anche l’ex sindaco di Briatico Francesco Prestia e quello attuale Andrea Niglia che ricopre anche la carica di Presidente della Provincia. Richiesta di rito alternativo avanzata anche dal boss Cosmo Michele Mancuso, da Antonio Accorinti e Carmine Il Grande, ritenuti i vertici delle rispettive famiglie. 

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SULL’OPERAZIONE COSTA PULITA

L’unico proscioglimento riguarda l’avvocato Giacomo Franzoni.

Il processo inizierà il prossimo 22 maggio davanti al tribunale collegiale di Vibo Valentia. Il dibattimento con rito abbreviato si svolgerà invece a Catanzaro e la prima udienza è fissata per il 5 giugno. Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di armi, estorsioni, usura e danneggiamenti.

Il procedimento giudiziario che scaturisce dall’operazione Costa Pulita, la cui pubblica accusa è rappresentata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia Andrea Mancuso e Annamaria Frustaci, ha coinvolto decine di persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, appalti truccati, danneggiamenti e detenzione illegale di armi, il tutto con l’aggravante della mafiosità, le indagini si erano concluse lo scorso gennaio (LEGGI LA NOTIZIA).

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