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VIBO VALENTIA – Apre nuovi strascichi giudiziari la vicenda relativa alla scomparsa di Maria Chindamo. L’ultima puntata della trasmissione televisiva “Quarto grado”, andata in onda il 15 novembre scorso, che ha visto ospite anche Vincenzo Chindamo, fratello dell’imprenditrice 44enne scomparsa nel maggio del 2016 a Limbadi e del cui corpo non è stata mai trovata traccia, ha indotto Salvatore Ascone a querelare per diffamazione aggravata quest’ultimo in ordine alle dichiarazioni rese in Tv. 

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Ascone,difeso dall’avvocato Francesco Sabatino,era stato tratto in arresto il 12 luglio di quest’anno con l’accusa di concorso in omicidio per aver manomesso le telecamere della propria abitazione  ma il Tribunale del Riesame aveva successivamente annullato totalmente l’ordinanza. 

Venendo alla querela, Ascone ritiene inaccettabili e denigratorie le dichiarazioni di Vincenzo Chindamo secondo  cui l’indagato, in quanto uomo di territorio, sarebbe a conoscenza di circostanze di rilievo che tuttavia avrebbe taciuto all’autorità giudiziaria.

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