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ROMBIOLO (VIBO VALENTIA) – È stato messo sotto inchiesta per truffa avendo, secondo l’accusa, simulato lo stato di cecità assoluta al fine di ottenere i benefici assistenziali da parte dell’Inps, il tutto con l’ausilio di due noti medici oculisti di Vibo. Ma il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Vibo Valentia l’ha assolto “perché il fatto non sussiste”.

Viene archiviata così la vicenda giudiziaria che ha visto come protagonista Francesco De Gaetano, 64 anni di Rombiolo.

Il giudice dell’udienza preliminare, accogliendo la richiesta del difensore di De Gaetano, avvocato Antonio Barilari di Palmi, a cui si sono associate le difese dei medici coimputati, avvocati Giuseppe Arcuri e Anna Schiavello di Vibo Valentia, ha proceduto allo svolgimento del processo con le forme del rito abbreviato, condizionato all’espletamento di una consulenza medico-legale sulla persona del De Gaetano, «visto che – sottolinea il difensore – durante l’intero corso delle indagini mai alcun medico ha visitato l’imputato su ordine della Procura della Repubblica».

Ebbene, lo specialista nominato dal Tribunale ha concluso l’esame accertando l’effettivo stato di cecità dell’uomo, portando così all’assoluzione e riabilitando gli imputati da questa accusa infamante, «figlia – rimarca ancora Barilari – di un brutto dispetto tra vicini».

Il gup, infatti, ha pienamente accolto le tesi difensive tese alla tutela e salvaguardia «di un innocente, già martoriato dall’infausto destino della cecità, dato in pasto ai mass media come esempio di punizione dei soliti meridionali truffatori che approfittano dello Stato. Nessun reato poteva essere contestato al signor De Gaetano essendo lo stesso, purtroppo, cieco e quindi soggetto con diritto allo status previsto dalla legge 3 aprile 2001, n.138, art. 2. De Gaetano non solo non ha commesso alcun reato, ma è cieco totale e meritevole di prestazione assistenziale».

In altre parole, la reputazione di Francesco De Gaetano è stata completamente riabilitata.

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