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VIBO VALENTIA – Filippo Prestia, l’uomo accusato di aver ferito, il 16 ottobre scorso, Gennarino Colaci, lascia il carcere per gli arresti domiciliari (LEGGI).

Questa la decisione assunta dal Tribunale del Riesame che ha accolto le argomentazioni degli avvocati Letterio Rositano e Sandro D’Agostino che avevano chiesto la derubricazione del reato di tentato omicidio a lesioni con il conseguente affievolimento della misura cautelare disposta dal gip di Vibo a seguito di apposita ordinanza e che si fondava sulle risultanze investigative della Procura ordinaria e di Carabinieri e Polizia.

Il ferimento era avvenuto in località “Feudotto” mediante l’esplosione di diversi colpi di arma da fuoco esplosi dalla pistola impugnata dall’indagato nei confronti di Gennarino Colaci, suo vicino di casa con il quale i rapporti erano ormai logori per una serie di vicissitudini.

Verso le 16,20 la sparatoria. Prestia, mentre era intento ad accompagnare in auto il figlio è stato fermato da Colaci a bordo della sua vettura che aveva impediva di partire e che, una volta sceso, brandendo un cacciavite di grandi dimensioni, si sarebbe scagliato contro di lui, inveendo e cercando di sfondarne il finestrino del veicolo.

E a quel punto Prestia aveva estratto la pistola al solo fine di intimorire Colaci e farlo desistere dall’aggressione; si era, quindi, innescato un inseguimento fino a piazza Giovanni Paolo II dove Prestia avrebbe nuovamente estratto la pistola puntandola verso l’auto del rivale per poi esplodere circa tre colpi in aria.

Altri sarebbero stati sparati nel momento in cui Colaci, sempre a bordo della propria Micra, gli si dirigeva contro forte velocità. Uno di questi sarebbe finito col ferire la vittima al torace. Prestia si era dileguato salvo poi costituirsi poco dopo in Questura.

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