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CATANZARO – «Se a me serve una visita specialistica io non ho alcun bisogno di prenotazione».

È una delle frasi pronunciate per descrivere il potere dell’appartenenza alla criminalità da Pantaleone Mancuso, ritenuto il boss dell’omonima potente cosca di Limbadi (VV), che gli investigatori hanno captato nel corso della lunga indagine sfociata, questa notte, nell’operazione “Black Money” che ha consentito l’esecuzione di un provvedimento di fermo a carico di 24 presunti esponenti del clan.

Il boss, dunque, si vanta dei suoi rapporti e del suo «prestigio» Criminale. Ma al telefono il capo clan si lasciava andare anche a commenti sulla situazione della ‘ndrangheta, aprendo scenari inquietanti: «Il mondo cambia e bisogna cambiare tutte cose! Oggi la chiamiamo Massoneria? domani la chiamiamo P4, P6, P9?».

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SULL’OPERAZIONE BLACK MONEY

Tutte intercettazioni  ritenute di altissimo valore investigativo, nelle quali Mancuso descrive per circa un’ora cosa sia la ‘ndrangheta e quali siano i rapporti con la massoneria. Questa e numerose altre intercettazioni fanno parte del materiale d’indagine messo insieme con un vasto e delicatissimo lavoro investigativo portato avanti dai reparti speciali delle Forze dell’ordine, sotto la direzione ed il coordinamento dei magistrati antimafia di Catanzaro, Pier Paolo Bruni, Marisa Manzini e Simona Rossi, che ha consentito alla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese di assestare un colpo durissimo a quella che è ritenuta una delle cosche mafiose più pericolose in assoluto.

La lunga «esposizione» di «zio Luni» (come il boss è chiamato) è contenuta in un’intercettazione effettuata dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta che ha consentito ai pm della Dda di Catanzaro, Marisa Manzini e Simona Rossi, di emettere un provvedimento di fermo a carico di 24 presunti esponenti della cosca, eseguito questa notte dai reparti speciali delle Forze dell’ordine.

«La ‘ndrangheta non esiste più! – spiega Pantaleone Mancuso -? Una volta, a Limbadi, a Nicotera, a Rosarno, a? c’era la ‘ndrangheta!… La ‘ndrangheta fa parte della massoneria!… Diciamo? E’ sotto della massoneria, però hanno le stesse regole e le stesse cose? Ora cosa c’è più?… Ora è rimasta la massoneria e quei quattro storti che ancora credono alla ‘ndrangheta!… Una volta era dei benestanti la ‘ndrangheta!… Dopo gliel’hanno lasciata ai poveracci, agli zappatori? e hanno fatto la massoneria!… Le regole quelle sono!… Come ce l’ha la massoneria ce l’ha quella!… Perchè la vera ‘ndrangheta non è quella che dicono loro? perchè lo ‘ndranghetista non è che va a fare quello che dicono loro? Perchè? una volta? adesso sono tutti giovanotti che vanno? vanno a ruota libera sono drogati! Delinquenza comune!… Lo ‘ndranghetista non voleva fare droga? come non voleva? non faceva mai una lite? non faceva droga? adesso sono quattro drogati!… Pare che un? uno che faceva il magnaccio, pare che poteva stare nella ‘Rotà?… O che picchiava la moglie? o che andava ad ubriacarsi? nelle? non doveva entrare nemmeno nelle cantine? lo ‘ndranghetista? perchè c’era il ‘Mastro di giornata’ (carica tipica esistente in seno ad ogni ‘ndrina, la cui esistenza è stata accertata in innumerevoli procedimenti penali, ndr) che girava nel paese, e se ti vedeva che entravi nella cantina? o che bevevi vino? ‘nsaccagnate’ (botte, ndr)?».

«Ancora con la ‘ndrangheta sono rimasti! – insiste ancora Mancuso -… È finita!… Bisogna fare come? per dire? c’era la ‘democrazia’? è caduta la ‘democrazia’ e hanno fatto un altro partito? Forza Italia, ‘Forza cose’? Bisogna modernizzarsi!… Non stare con le vecchie regole!… Il mondo cambia e bisogna cambiare tutte cose!… Oggi la chiamiamo Massoneria? domani la chiamiamo P4, P6, P9?».

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