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VIBO VALENTIA – Un vero terremoto che coinvolge non solo lo storico conservatorio di musica “ Torrefranca” ma anche l’Ufficio scolastico regionale, nello specifico il suo vicedirettore vicario. La vicenda, come riportato in esclusiva nei mesi scorsi dal Quotidiano del Sud, riguarda una presunta condotta illecita per favorire una docente vibonese e aveva finito col far iscrivere nel registro degli indagati non solo l’insegnante di violino, Candida Durante, 42 anni, di Vibo, ma anche il direttore dell’istituzione musicale vibonese Francescantonio Pollice, 55 anni, di Lamezia, e il vicedirettore dell’Usr Giuseppe Mirarchi, 63 anni, di Petrizzi (Cz). La prima è accusata di falso in atto pubblico, gli altri di abuso d’ufficio nell’inchiesta coordinata dal pm Barbara Buonanno avviata a seguito di un esposto e puntellata con un’integrazione di querela da parte delle persone offese e che adesso è stata ufficialmente chiusa con la notifica dell’avviso ai tre indagati.


I fatti. 

Le contestazioni fanno riferimento allo scorso anno e vedono Mirarchi aver disposto il “comando” per la docente in un periodo compreso tra il gennaio e l’agosto del 2015 nonché il rinnovo dal successivo settembre all’agosto di quest’anno, prevedendo, peraltro, che gli oneri economici fossero a carico del Miur e non dell’istituto. Pollice, invece, avrebbe stipulato il contratto a tempo determinato nel periodo gennaio-ottobre 2015 e presentato istanza di “comando” della docente all’Usr, precisando che gli oneri sarebbero stati a carico del Miur, e, infine, siglato una nuova collaborazione individuale in qualità di supplente di prima fascia seguita da un’altra inerente una supplenza annuale. In questo modo, i due indagati, avrebbero violato una specifica circolare ministeriale che disciplina modi e termini per i collocamenti in posizione di comando dei dirigenti scolastici e del personale docente. Le contestazioni.  Secondo le carte dell’inchiesta condotta dagli investigatori di stanza alla Procura, nonostante la domanda della Durante sia stata presentata nel dicembre del 2014, quindi abbondantemente oltre il termine di scadenza, sia stata inoltrata direttamente dall’insegnante, e non dall’istituto di appartenenza (cioè il Conservatorio), peraltro in difetto della delibera del consiglio di facoltà dell’istituzione musicale, è stato disposto il suo collocamento in posizione di comando. Altra presunta violazione contestata riguarda la normativa del contratto di lavoro per il personale della Scuola che disciplina l’aspettativa per motivi di famiglia, di lavoro, personali e di studio.

In particolare, la Durante, in quanto già titolare di un contratto a tempo indeterminato presso l’istituto comprensivo di Sant’Onofrio come docente di violino, poteva ottenere il passaggio in un’altra scuola di altro comparto, senza incorrere nel cumulo di impieghi, solo a seguito di una messa in aspettativa senza assegni per lo svolgimento di un’esperienza di lavoro in una diversa sede. Ultima accusa riguarda gli oneri economici che, contrariamente a quanto stabilito da un’apposita circolare – secondo la quale avrebbero dovuto essere sostenuti dall’istituto di appartenenza -,  sono stati a carico del Miur. Reato di falso, infine, per la Durante che nell’autocertificazione indirizzata al direttore Pollice avrebbe dichiarato di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità in quanto «in posizione di comando» mentre invece – è riportato nell’avviso di conclusione delle indagini – non vi era la preventiva autorizzazione. I presunti vantaggi.  In questo modo, Mirarchi e Pollice avrebbero «intenzionalmente procurato alla Durante un ingiusto vantaggio consistito nella stipula di un contratto a tempo determinato per l’insegnamento di violino per un periodo di un oltre anno e mezzo, facendole percepire l’indennità derivante dalla posizione di “comando”. La stessa avrebbe continuato a restare titolare del contratto a tempo indeterminato presso l’Istituto Comprensivo Sant’Onofrio arrivando, di fatto, a cumulare i due impieghi, superando l’ostacolo dell’impossibilità di richiedere nuovamente l’aspettativa per lo svolgimento di un’esperienza di lavoro (avendo esaurito tale beneficio per averne già usufruito per ben tre volte in violazione dell’art. 18) mediante il collocamento in posizione di comando, nonché mediante la decretazione del rinnovo dello stesso presso il Conservatorio di musica “Torrefranca”».

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