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Il luogo dell'omicidio di Francesco Timpano

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NICOTERA (VIBO VALENTIA) – Dopo l’efferato omicidio in spiaggia avvenuto ieri a Nicotera (LEGGI LA NOTIZIA) gli inquirenti stanno concentrando gli sforzi per identificare il killer che, tra l’altro ha agito a volto scoperto senza curarsi dei bagnanti.

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SULL’OMICIDIO DI FRANCESCO TIMPANO

A poter dare una svolta all’indagine per l’omicidio di Francesco Timpano potrebbero essere le immagini delle telecamere presenti nella zona. Il killer, infatti, ha sparato ben cinque colpi di pistola a volto scoperto potrebbe essere stato immortalato anche nei momenti precedenti il delitto dalle videocamere di sorveglianza presenti nella zona.

Sul fronte delle indagini, che sono seguite anche dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, gli inquirenti stanno anche verificando il possibile collegamento tra il delitto di ieri e la strage dell’11 maggio scorso (SCOPRI TUTTI I CONTENUTI SULLA STRAGE DI LIMBADI E NICOTERA) ad opera di Francesco Giuseppe Olivieri, il 32enne ritenuto legato al clan Mancuso, che prima di uccidere nelle rispettive abitazioni Michele Valarioti e Giuseppina Mollese, aveva tentato di uccidere due dei fratelli di Francesco Timpano: Vincenzo – sparò contro la sua auto – e Pantaleone, che rimase ferito nel bar di Limbadi.

Anche la vittima di ieri, come tutta la famiglia Timpano, era nella lista di morte stilata da Olivieri che a distanza di tre giorni dal raid si costituì nel carcere dei Vibo. Lo stesso Olivieri riferì al giudice per le indagini preliminari che «la soppressione di Francesco Timpano sarebbe dovuta servire ad impedirgli di parlare di cose illecite con soggetti esponenti di altri ambienti criminali non meglio meglio specificati». 

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