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Un'operazione della Squadra Mobile

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VIBO VALENTIA – Due persone sono state arrestate con l’accusa di essere gli autori materiali del tentato omicidio, aggravato dalle modalità mafiose, nei confronti di Domenico Signoretta. Il fatto è avvenuto in provincia di Vibo Valentia nel maggio 2019, mentre Signoretta si trovava all’esterno della sua abitazione dove era detenuto agli arresti domiciliari.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nei confronti di Antonio Campisi, 31 anni, e Rocco Molé, 27.

Secondo i risvolti investigativi, con indagini ancora in corso, il tentato omicidio sarebbe maturato nel contesto degli equilibri tra cosche di ‘ndrangheta. L’evoluzione è stata registrata negli ultimi tempi, considerato che lo scorso 17 dicembre personale della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, Gruppo investigazione criminalità organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di polizia economico finanziaria, con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di finanza, avevano dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica Dda di Catanzaro, nei confronti  dello stesso Campisi.

Quest’ultimo era stato rintracciato ad Ardore Marina dopo una serie di controlli.

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