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L'ospedale di Serra San Bruno

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VIBO VALENTIA – Dopo il caso verificatosi a Serra San Bruno e reso noto nella serata del 20 marzo scorso, l’Asp sta procedendo questa mattina a sanificare l’intero pronto soccorso dell’ospedale della città della Certosa. Non solo, con tutta probabilità verranno effettuati tamponi nei confronti del personale sanitario  che in questi giorni ha avuto contatti con l’uomo. Una decisione inevitabile con la quale si spera di contenere il contagio anche se dalla stessa Asp non trapela proprio ottimismo. E mentre la città di San Brunone di Colonia si prepara ad essere blindata, la stessa sorte potrebbe toccare ai paesi di Dinami e Acquaro in virtù dei collegamenti avuti dalla popolazione con il medico di Rosarno risultato positivo al Covid-19 che effettuava visite ambulatoriali. A quest’oggi i casi nel Vibonese sono 13, in quanto stamani se ne sono aggiunti altri due.

Intanto, complicarsi della situazione nelle zone interne del Vibonese ha spinto i sindaci di Mongiana, Francesco Angilletta, e di Brognaturo, Cosmo Tassone, ad inasprire le misure precedentemente disposte. Nel primo caso, Angilletta ha emesso un’ordinanza che, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile, dispone il divieto di spostamenti in entrata ed in uscita dal Comune di Mongiana. Nel secondo caso, il primo cittadino Tassone, in rettifica della precedente ordinanza, ha stabilito “il divieto assoluto dell’uso delle fontane pubbliche, situate sul marciapiede adiacente il fiume Ancinale, ai non residenti”.

Rimane confermato per i residenti l’obbligo di rispettare la distanza di almeno cinque metri tra le macchine e, tra le persone, la distanza di almeno un metro, per l’approvvigionamento di acqua. Ordinanza restrittiva anche a Dinami emanata dal sindaco Gregorio Ciccone ma questa a causa, come detto, dei collegamenti col medico rosarnese che sta preoccupando non poco la popolazione. Anche a Capistrano il sindaco Marco Martino  ha preso provvedimenti: «Questo Pomeriggio infatti emanerò l ordinanza per impedire anche ai venditori ambulanti di accedere nel centro abitato Capistranese. Tali misure, si rendono utili al fine di preservare l’incolumità della cittadinanza». Giro di vite anche  nei comuni di Fabrizia e Simbario.

Intanto, il nipote dell’uomo di Serra risultato positivo ha voluto fornire la sua versione dei fatti:  «Il funerale del quale si parla ha avuto luogo il 25 febbraio, e non certo qualche giorno addietro come qualcuno ha erroneamente scritto, secondo le regole che in quel momento erano state disposte. In particolare, non ci sono state strette di mano né ci sono state le condoglianze in chiesa. Il 2 marzo siamo rientrati. Gli unici contatti che ho avuto con mio zio sono stati il 25 febbraio in occasione del funerale ed il 2 marzo, prima della partenza. Ho contattato tutte le persone che in questo arco di tempo hanno avuto contatti con me – conclude – e nessuno ha avuto sintomi».E intanto continuano a fioccare le denunce per i trasgressori anche nel Vibonese.

Di stare a casa ed uscire solo per lo stretto necessario una parte, per fortuna minima, della popolazione proprio non ne vuole sapere. Insofferente alle regole, inosservante delle disposizioni e in spregio al rispetto degli altri, finisce inevitabilmente nell’incappare nelle forze dell’ordine. Ed infatti le denunce di carabinieri e polizia, notificate a pioggia anche nelle ultime 48 ore, continuano a salire. E in tutto questo colpiscono le modalità messe in atto per commettere le infrazioni. E così c’è chi viene sorpreso addirittura a fare pesca subacquea, a giocare a carte, e chi trova anche il tempo di spacciare droga, o più semplicemente andare a zonzo senza meta.

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