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Il sindaco Maria Limardo

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VIBO VALENTIA – Il borgo di Piscopio resta l’osservato speciale della provincia vibonese. Sì, perché dopo i 46 positivi al tampone molecolare dei giorni scorsi, si è in attesa dell’esito dell’esame su circa 300 persone, in pratica un settimo della popolazione del paese. In serata sono arrivati altri 35 casi (col totale che sale a 81) che hanno portato all’imminente istituzione della Zona rossa da parte del presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì. 

Ma com’è stato possibile che scoppiasse un vero e proprio focolaio?

In base a quanto filtra da fonti sanitarie, sembra proprio che la causale risiederebbe in due circostanze: la partecipazione di una schiera di fedeli ad una messa della novena di Natale e alcuni festeggiamenti conviviali in seguito all’uccisione di un maiale, aspetto, quest’ultimo, sul quale l’Asp nei giorni scorsi aveva messo in guardia la popolazione vibonese. 

«La nostra comunità è stata duramente colpita proprio quando ci si apprestava a festeggiare la festa più bella dell’anno – ha commentato il sindaco Maria Limardo – I Piscopisani però hanno da subito reagito e tuttora stanno dimostrando la forza e il coraggio che da sempre li contraddistingue. Siamo certi che sapranno superare anche questo brutto momento».

Il primo cittadino ha poi ringraziato in particolare i due consiglieri comunali di Piscopio, Pietro Comito e Giuseppe Cutrullà, che «con amore e grande spirito di abnegazione si stanno prodigando nell’interesse della comunità mettendosi a disposizione di tutti i residenti.

Anche i volontari della Protezione Civile stanno facendo la loro parte, già da oggi è attiva una postazione con il seguente numero anche WhatsApp 380-2870293».

Ad ogni modo, casi in aumento un po’ ovunque nel territorio dove nelle ultime 24 ore il dato reso noto dal Dipartimento regionale ha superato quota 80. Oltre a Piscopio, preoccupa la situazione in un altro piccolo borgo Fabrizia, che ha già pagato un prezzo alto durante la pandemia: il sindaco Francesco Fazio ha infatti reso nota la presenza di 30 persone attualmente positive (quattro in più rispetto a Natale), 24 delle quali si sono sottoposte al molecolare e le restanti a quello rapido.

A creare apprensione il fatto che si è in attesa dell’esito di altri 22 tamponi da Catanzaro.

Torna a fare i conti col Covid anche Nicotera: tre cittadini, tornati in città da fuori regione, sono risultati positivi.  Prima di rientrare a Nicotera, si erano sottoposti, a loro spese, ad un tampone rapido (test antigenico) e giunti in città si erano posti in isolamento, in via precauzionale, e non hanno quindi avuto contatti con altre persone. Gli stessi, sono comunque asintomatici e le loro condizioni di salute, al momento, non destano preoccupazione.

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