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VIBO VALENTIA – Si è fatto vaccinare poi, interpretando male le parole dell’infermiera, è entrato in un’altra cabina e si è fatto tranquillamente inoculare una seconda dose. Quando gli addetti se ne sono accorti è stato subito ricoverato e monitorato.

Nessuna conseguenza, per fortuna ma l’episodio non ha mancato di suscitare commenti, tra l’incredulità e anche un po’ d’ilarità: «C’è chi aspetta di vaccinarsi e chi, invece, se ne fa fare due…».

L’episodio, che ha un po’ dell’incredibile, è accaduto tre giorni addietro (ma la notizia è trapelata soltanto ieri) al centro vaccinale di Ricadi, protagonista un sessantenne di Zungri. Secondo quanto si è appreso in ambiente Asp, l’uomo ha atteso il suo turno e poi è entrato nella cabina, munito dei prescritti moduli.

Dopo l’iniezione di AstraZeneca, l’addetta ha firmato il modulo di avvenuta vaccinazione e lo ha invitato a recarsi ad una postazione lì vicino dove gli avrebbero comunicato la data per la seconda dose.

Evidentemente distratto, il paziente ha capito tutt’altro, e cioè che doveva fare una seconda dose e si è infilato nella cabina accanto dove l’infermiere, ignaro dell’accaduto, ha preso la siringa e gli ha fatto un’altra iniezione al braccio. Tutto senza che l’interessato avanzasse alcuna perplessità. Ci si è accorti del problema allorquando il secondo infermiere, fattosi dare dal paziente i moduli per apporre la sua firma, ha notato che c’era già quella della collega lì accanto.

«Come mai hai firmato il modulo se non gli ha fatto il vaccino?» – le ha allora chiesto, con comprensibile perplessità.

«Ma cosa dici, guarda che io la dose gliel’ho somministrata» – la risposta, giustamente sorpresa, della donna. Quanto accaduto (finora per fortuna è il primo caso qui nel Vibonese) è stato subito riferito ai livelli superiori dell’azienda.

Il commissario straordinario Maria Bernardi ha disposto pertanto l’immediato ricovero dell’uomo all’ospedale di Tropea dov’è rimasto in osservazione per l’intera giornata.

Poi è stato dimesso ma continua ad essere monitorato e lo sarà ancora per qualche giorno anche se, a parere degli addetti ai lavori, è altamente improbabile che, a distanza di tre giorni, ci possa essere qualche reazione.

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