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Il consigliere regionale del Pd Luigi Tassone

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SERRA SAN BRUNO – «Ho appreso che uno dei 3 pazienti trasferiti all’ospedale di Serra San Bruno è risultato positivo al tampone. L’anziana sarà sottoposta ad ulteriore tampone: se fosse positivo sarebbe inequivocabilmente dimostrata la gravità dei fatti».

Questa la denuncia del consigliere regionale del Pd Luigi Tassone che, inoltre, evidenzia come «tale vicenda porta alla luce tutte le falle della gestione da parte della Regione».

Tassone, inoltre, chiede «l’immediato trasferimento dei tre pazienti, che sono stati a contatto tra loro, in un Centro Covid. Come hanno dimostrato i fatti – aggiunge Tassone – l’interrogazione che abbiamo presentato insieme al collega Notarangelo era fondata. Il commissario del policlinico ‘Mater Domini’ Giuseppe Zuccatelli dovrebbe pertanto evitare di attardarsi in ingerenze politiche, mentre la presidente Santelli, anziché preferire l’esposizione mediatica alla concreta organizzazione della gestione sanitaria dovrebbe prendere una posizione ufficiale».

«Quanto al commissario dell’Asp Giuseppe Giuliano – conclude Tassone – che si è reso protagonista di questa vicenda chiedo che tragga le conclusioni e presenti le dimissioni. Di sicuro, andrò avanti fino in fondo affinché ognuno sia chiamato alle sue responsabilità e risponda dell’accaduto».

La vicenda trae origine dalla notizia delle scorse ore secondo la quale «altri pazienti ex-Covid sono stati trasferiti verso Serra»,

Sull’argomento i consiglieri regionali Luigi Tassone e Libero Notarangelo avevano presentato un’interrogazione alla presidente regionale «al fine di avere lumi sul trasferimento di pazienti post-Covid, ex ospiti della Rsa di Chiaravalle Centrale, all’ospedale di Serra San Bruno».

I due esponenti del Pd hanno ritenuto necessario chiedere chiarimenti riguardo «la contraddizione per la quale sia stato individuato l’ospedale di Tropea come centro di gestione, ma poi venga completamente ignorato scaricando ogni peso sull’ospedale di Serra senza preventivamente dotarlo di adeguati strumenti per affrontare la particolarità della situazione. Altrettanto ingiustificabile è poi che il dg Belcastro si sia accordato per le vie brevi con il commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Giuliano per effettuare trasferimenti di pazienti post-Covid ulteriori rispetto ai 3 già trasferiti senza provvedere, come consentito dalla normativa vigente, ad individuare strutture idonee nell’area centrale della Calabria anche attraverso provvedimenti di requisizione».

Inoltre, Tassone e Notarangelo puntualizzano che «secondo quanto appreso, per quasi tutti gli ex pazienti considerati guariti, ex ospiti della Rsa di Chiaravalle, è previsto lo spostamento a Serra San Bruno e ciò sta generando serie perplessità nella popolazione locale in quanto questi pazienti potrebbero rappresentare, almeno teoricamente, motivo di avvio di un nuovo focolaio. Non è infatti noto a quanti tamponi di controllo siano stati sottoposti e sembrerebbe che in un caso sia ancora richiesta la sottoposizione a Tac. Questi pazienti sarebbero, peraltro, da ripartire fra il Reparto di Medicina e quello di Lungodegenza, dove già ci sono pazienti che combattono con patologie in atto e con patologie pregresse«.

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