X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Il Gruppo Caffo di Limbadi, che da oltre 100 anni produce alcolici tra cui il famoso Vecchio Amaro del Capo, ha incluso tra i suoi marchi una realtà storica come la Borsci, fondata nel 1840, ed è pronto a rilanciare il famoso Elisir San Marzano. E’ stato infatti stipulato ieri, presso lo studio del notaio Francesco Valente di Martina Franca, l’atto notarile relativo al contratto di affitto con diritto di prelazione all’acquisto tra la Bsm Srl (rappresentata da Giuseppe Caffo, presidente del Gruppo e dall’amministratore Sebastiano Caffo) e la curatela fallimentare della Ilbi Spa (rappresentata dal curatore Antonio Pastore). 

Il tutto a 48 ore di distanza dalla conferma, da parte della sezione fallimentare del tribunale di Taranto, che non è stato accolto il ricorso firmato dall’imprenditore bresciano Ghirardini nei confronti della curatela e della Bsm srl (di proprietà della famiglia Caffo) per l’aggiudicazione della Borsci. Un accordo che rappresenta un risultato importante anche dal punto di vista occupazionale. Il Gruppo Caffo ha infatti già sottoscritto l’accordo con i sindacati ed incontrato personalmente i 18 dipendenti dell’azienda pugliese, per illustrare loro quale sarà il piano di rilancio già approvato dal Curatore e dal tribunale e nel contempo garantire che non venga toccata l’anzianità di servizio, nonostante essa possa essere azzerata per legge. Una scelta che conferma la solidità e la responsabilità sociale del gruppo calabrese che è già pronto a mettersi al lavoro.
«Ora bisogna pensare a far ripartire la produzione ed a reintrodurre sul mercato il prodotto – afferma Sebastiano Caffo -. Per questo già domani incontreremo l’agenzia delle Dogane per espletare l’ultima parte delle pratiche burocratiche necessarie per il rilascio della nuova licenza di produzione di alcolici in regime di deposito fiscale. Le Fidejussioni previste dalla legge a garanzia dell’accisa giacente in magazzino, del prodotto spedito in sospensione e sulla detenzione dei contrassegni di stato sono state già prestate in favore dell’agenzia delle dogane di Taranto. Anche il diritto di licenza per l’anno 2013 è stato già versato».
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE