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L’economista di fama mondiale punta su una maggiore stabilità dei prezzi e sulla lotta alla disoccupazione per garantire la tenuta dell’economia

di GIUSY D’ANGELO

VIBO VALENTIA – Occupazione e stabilità dei prezzi non sono obiettivi irraggiungibili. Ne è convinto Warren Mosler, noto economista americano, per il secondo anno consecutivo ospite del Festival per l’Economia, in corso a Vibo Valentia. Proprio qui, insieme al docente dell’Università della Calabria Damiano Silipo, sono stati illustrati i risultati di una recente ricerca , incentrata sull’utilizzo di un nuovo strumento di politica monetaria. Il dibattito è subito entrato nel vivo: «La Banca centrale europea – ha esordito Silipo- ha ricoperto bene il ruolo di prestatore di ultima istanza, salvando alcune banche dal fallimento ma non si può dire lo stesso per quanto concerne la capacità di creare crescita e occupazione, tanto che ci troviamo in situazione di deflazione». Analizzati gli effetti delle scelte della Bce che, stando al pensiero del docente, non sarebbe riuscita nemmeno a influenzare la variabile dell’inflazione attesa, non producendo, di conseguenza, effetti sull’inflazione effettiva. Lo studio targato Silipo e Mosler “Maximizing Price Stability in a Monetary Economy”, è una proposta compatibile con i trattati Ue e con le attuali funzioni della Bce. Al centro, la determinazione dei salari e dei prezzi, tramite i quali la Bce interverrebbe nell’anello precedente – quello dei salari- influenzando i prezzi. Uno strumento in più, aggiuntivo, come lo ha definito Mosler : «La questione è la disoccupazione, se non fosse all’11 per cento (in Italia) questa sala sarebbe vuota. Il problema dal loro punto di vista (Ue) si risolve variando l’inflazione. L’aumento dei tassi di interesse, farebbe rallentare l’economia e crescere la disoccupazione. Viceversa, se i tassi diminuiscono, l’inflazione aumenta». A ciò si aggiungono ulteriori considerazioni concernenti lo status di disoccupato. Le aziende – come più volte sottolineato dall’economista – difficilmente tendono ad assumere disoccupati, perché confortate da lavoratori già inquadrati in contesti lavorativi, maggiormente valutabili. La riserva di disoccupati, dunque, non funziona quando l’economia va bene: «La nostra proposta – ha aggiunto Mosler – prevede che la Bce finanzi un piano di lavoro al fine di aiutare la transazione tra disoccupazione e occupazione nel settore privato, mantenendo piena occupazione e stabilità dei prezzi». Un appuntamento a più voci, quello moderato dalla giornalista Stefania Tamburello, in cui non sono mancati i contributi di Alfredo D’Attorre, parlamentare; Rosario De Luca, presidente nazionale della “Fondazione studi consulenti del lavoro” e Anna Maria Grazia Variato, docente di Economia monetaria presso l’Università di Bergamo. Dal punto di vista economico e democratico l’entrata in Europa per il parlamentare D’Attorre, si è rivelata una scelta sbagliata alla luce della “Catastrofe economica e occupazionale che l’Europa ha causato all’ Italia”. Auspicato, in conclusione, un superamento della situazione attuale di crisi che rischia di inabissare il sogno europeo.

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