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Sull’ipotesi di collegare Tropea con Lipari sono state aperte forti polemiche

TROPEA – L’intenzione è fare chiarezza sulla querelle «esclusivamente nell’interesse del Comune di Lipari, in quanto più volte menzionato nel dibattito politico locale al quale non si intende partecipare. Quindi appare doveroso chiarire il ruolo che il Comune stesso e quindi l’Amministrazione comunale ha svolto nella questione della nuova linea Eolie-Vibo e viceversa». Marco Giorgianni, sindaco dell’isola dell’arcipelago, fissa i paletti sulla vicenda dei collegamenti che ha sollevato polemiche in particolare nella città di Tropea dove c’è stata una disputa tra l’ex assessore comunale Antonio Bretti e il primo cittadino Pino Rodolico in ordine al fatto della sfumata possibilità di attracco degli aliscafi nella “Perla del Tirreno”.

Giorgianni ha voluto specificare di aver intrapreso questo percorso «nel solo interesse di creare nuove opportunità per il territorio eoliano legate a nuovi potenziali flussi turistici e alle possibili iniziative di co-marketing da intraprendere con la struttura aeroportuale di Lamezia Terme in cui operano compagnie aeree charter e di linea con rotte e orari che implementerebbero l’attuale scenario aeroportuale di riferimento di Catania e Palermo».

Per questi motivi, e dopo il primo contatto con l’allora assessore comunale al Turismo, Bretti, «si è avviato un percorso che mirasse alla fattibilità dell’operazione, dapprima raccogliendo la disponibilità da parte delle compagnie di navigazione ad effettuare la tratta a libero cabotaggio, quindi in extra alle linee in convenzione, e successivamente anche ad una interlocuzione con la società aeroportuale stessa».

Un percorso che ha visto la visita del primo cittadino di Lipari al collega di Tropea e nel corso della quale quest’ultimo «ha manifestato ampia disponibilità ad accogliere l’iniziativa facendosi carico anche di alcuni eventuali adeguamenti essenziali all’approdo dei mezzi navali interessati. Da parte sua La Compagnia di navigazione Cdi che aveva manifestato la disponibilità a intraprendere autonomamente questa iniziativa non è stata più in condizione di farlo e, per questo motivo, infatti, non è stato possibile fruire di detto servizio già nella precedente stagione turistica, così come era stato inizialmente previsto ed in tal senso è stato comunicato all’amministrazione di Tropea che per problemi societari quanto programmato non era in quel momento realizzabile» mentre, a giudizio di Rodolico, è stata la compagnia di navigazione a non essere più interessata agli scali a Tropea, per problematiche interne di gestione.

Pur tuttavia, afferma Giorgianni, abbiamo «mantenuto alto l’interesse e il dibattito rivolto a questa opportunità, sia con le compagnie di navigazione che con il competente assessorato regionale, sino a quando la Regione Siciliana ha provveduto alla pubblicazione del bando con il quale identifica la tratta e mira ad individuare un compagnia di navigazione che la svolga secondo le condizioni stabilite dalla stessa Amministrazione regionale, tra cui gli scali che dovranno essere effettuati. Rispetto a tale ultimo profilo l’amministrazione di Lipari non ha assunto alcun ruolo nella determinazione dello scalo più idoneo, la cui scelta, evidentemente, è stata correlata alle rispondenze tecniche e logistiche».

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