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Cinghiali a spasso in piazza Martini a San Nicola da Crissa (Foto Facebook Vito Teti)

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PER una Calabria che si spopola (di umani) ce n’è una che si popola (di cinghiali). Si potrebbe riassumere così la provocazione lanciata sui social da Vito Teti.

In un post pubblicato su Facebook – dal titolo “Benvenuti cinghiali” – l’antropologo riflette sulla presenza degli animali in luoghi solitamente abitati dall’uomo, in particolare nella sua San Nicola da Crissa.

«Loro – scrive Teti –sono i nuovi guardiani del paese. Sono, come scrive il mio sindaco, come tutti gli altri sindaci, che non sa a quale santo votarsi, i nuovi vigili urbani di una paese senza vigili e senza gente. La piazza Martini, un tempo piena, adesso vuota (adesso abitano soltanto poche persone) diventa diversamente piena».

«Intanto qualcuno fantastica (o immagina affari e finanziamenti) parlando di rigenerazione dei paesi e di un rapido e intenso ripopolamento dei paesi. Qualcun altro – prosegue – scrive che la Calabria è la terra del futuro, ma non chiarisce per quale specie animale. Là dove non nascono più bambini e quelli che nascono sono già pronti per partire non è facile (ma certo sono pessimista e apocalittico io) immaginare un nuovo mondo di donne, uomini, bambini, case aperte, botteghe, bar e pizzerie. Benvenuti, cinghiali».

Vito Teti

«Voi siete i nuovi abitanti del “Terzo Paesaggio” (come direbbero Clément e Caffo), delle zona marginali, vuote, abbandonate. Siete nel postumano – conclude Teti – dove forse animali Sapiens e d altri animali si abitueranno a convivere e non è detto che i pochi Sapiens rimasti non ne guadagnino molto: in fondo meglio i cinghiali animali che le vipere e le serpi umane di questo mondo in disfacimento, apatico, incattivito, indifferente, a cui nonostante tutto continuo a volere bene».

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