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RENDERE più snella ed efficiente la macchina organizzativa di Palazzo Razza. Questo l’obiettivo che la giunta si è prefissato e per farlo ha attuato una serie di iniziative portate avanti dal vicesindaco Domenico Primerano (che ha la delega al Personale) e che nei mesi scorsi, proprio per sopperire alle carenti risposte date all’utenza, unitamente ai dirigenti di settore ha avviato un percorso di ascolto e monitoraggio ridisegnando la macrostruttura dell’Ente e la nuova dotazione organica.

E così, il numero dei settori da 9 è stato ridotto a 6; il numero degli uffici è stato ridimensionato da n. 87 a n. 74, la dotazione organica, ridotta da 270 a 233 dipendenti al 31 dicembre 2019.

La decisione di mettere mano ai vari settori si è resa necessaria a seguito di una situazione di obsolescenza della macchina amministrativa e della mancata attuazione dei processi di digitalizzazione che ha ripercussioni sulle garanzie di trasparenza, con riflessi negativi sui processi amministrativi.

«Per fare fronte alle esigenze dell’ente – ha aggiunto Primerano – sarà approvato il fabbisogno del personale, che deve far fronte in primis all’assenza dei dirigenti tecnici, che rappresenta un vulnus per lo sviluppo dell’azione amministrativa, ed è quindi urgente l’assunzione di almeno due dirigenti nel breve periodo, nonché almeno 6 funzionari tecnici e 6 funzionari amministrativi.

L’esigenza di ridefinire l’assetto organizzativo dell’ente ha comportato necessariamente la modifica della macrostruttura esistente per renderla maggiormente flessibile, nel rispetto degli obiettivi di mandato, al fine di assicurare efficienza, efficacia e rispondenza al pubblico interesse dell’azione amministrativa dell’ente, tenendo conto della progressiva diminuzione del personale dipendente e delle intervenute modifiche normative che assegnano nuove funzioni ai comuni. La nuova macrostruttura si è concretizzata nella semplificazione e ottimizzazione delle strutture nell’ottica della razionalizzazione e dello snellimento delle strutture burocratiche amministrative, attraverso la riduzione del numero dei settori, l’accorpamento di uffici analoghi e la fusione di servizi omogenei».

Primerano ha rilevato poi come tale revisioni passi attraverso tre momenti: «Il primo è rappresentato dalla costruzione di uno schema organizzativo semplificato, con la sola definizione di più responsabilità di vertice, cui compete il compito di organizzazione del lavoro rispetto a precise linee di attività. Il secondo è caratterizzato da un necessario recupero delle professionalità costruite sul campo, arricchendole attraverso appositi percorsi formativi e selettivi, approvvigionando così le strutture organizzative di nuovi profili ed energie più rispondenti alle nuove attività del Comune ed alla nuova filosofia del lavoro per progetti ed obiettivi. Il terzo è contrassegnato dal ricorso all’esterno di nuove risorse, fortemente professionalizzate e motivate, a copertura delle vacanze esistenti».

Il sindaco Maria Limardo dal canto suo ha sottolineato come l’amministrazione, ad inizio del proprio mandato sia «riuscita a portare a compimento un momento importante del programma elettorale che prevedeva un riassetto organizzativo che da troppo tempo ormai era assente nell’ambito dell’ente. Nei prossimi mesi saranno attivate le procedure per arricchire la dotazione della necessaria e peculiare professionalità delle figure oggi assenti in considerazione dell’evoluzione della normativa e delle nuove funzioni attribuite al sistema delle autonomie. In sintesi con l’adozione degli atti in questione si è voluto dare attuazione al programma elettorale scelto dai cittadini per la realizzazione delle nuove attribuzioni demandate all’amministrazione comune che comportano un salto qualitativo che impone un dimensionamento più confacente della struttura organizzativa dell’ente ed una rifondazione dello stesso, come idea di “Comune nuovo – Comune impresa – Comune efficienza”».

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